Corsera: Stefano Folli nuovo direttore. Ma il centrosinistra non ci sta

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L¿editorialista del Corriere della Sera, Stefano Folli, &#232 stato designato per la direzione del quotidiano.

Il Cda di Rcs Quotidiani, in una nota ha scritto di Folli – da oltre 12 anni &#232 prestigioso opinionista della testata – che questi ¿assumer&#224 l”incarico ad avvenuto espletamento delle necessarie procedure sindacali¿.

Si legge ancora nella nota, che il Cda e Folli ¿¿hanno riconfermato l¿autonoma e consolidata linea editoriale del quotidiano nel solco della sua storica tradizione¿.

In conclusione nel comunicato il Consiglio formula il pi&#249 vivo augurio per un proficuo lavoro, ¿assicurando l¿attenzione dell¿editore alle esigenze di consolidamento e sviluppo del Corriere della Sera in uno scenario in continua e rapida evoluzione¿.

Al termine delle riunioni di Rcs, ieri sera, l”amministratore delegato di Rcs Media Group Maurizio Romiti ha definito la scelta di Folli una “scelta di continuit&#224”.

Folli, che succeder&#224 a Ferruccio De Bortoli ¿ dimessosi adducendo motivi personali – , ha gi&#224 avuto un incarico di direttore responsabile: ha diretto infatti la Voce Repubblicana, l¿organo storico del PRI.

La sue origini professioni e politiche, infatti, sono legate a quelle di Giovanni Spadolini, di cui fu delfino.

Folli &#232 nato a Roma il 18 giugno 1949 ed &#232 iscritto fra i giornalisti professionisti dal 1975. Dopo l¿esperienza alla Voce Repubblicana ha lavorato al quotidiano romano Il Tempo ed &#232 entrato al Corriere della Sera durante la direzione di Ugo Stille.

Tra i tanti riconoscimenti che il giornalista ha ricevuto per la sua attivit&#224 professionale, ricordiamo che recentemente &#232 stato finalista del Premio Casalegno.

Il Corriere della Sera &#232 nato a Milano nel lontano 1876, con un investimento di 30 mila lire. A fondare e dirigere il quotidiano fu Eugenio Torelli Viollier. La tiratura iniziale era di circa 3mila copie.

Adesso, secondo dati forniti dalla Rcs, le vendite media si attestano su 715.594 copie, &#232, infatti, uno dei giornali pi&#249 letti in Italia.

Il Corriere pu&#242 vantare di avere ospitato molte tra le firme pi&#249 prestigiose non solo del giornalismo ma della letteratura nazionale, come quelle di Luigi Pirandello, Eugenio Montale, Ennio Flaiano, Pier Paolo Pasolini.

Il Corriere della Sera &#232 entrato a far parte del gruppo Rizzoli, oggi Rcs Media Group nel 1974.

Non tutti sembrano d¿accordo, per&#242, sulla successione di Stefano Folli con Ferruccio De Bartoli.

Secondo alcuni, la ragione della avvicendamento di De Bortoli sarebbe l”effetto dell”alterazione dei delicati equilibri di potere che regolano i rapporti di forza nel gruppo di azionisti che controlla la Rcs e, quindi, il Corriere della Sera.

De Bartoli era diventato insomma scomodo alla maggioranza, per le posizioni assunte dal Corriere, per definizione quotidiano moderato.

L”ex vicedirettore del Corriere della Sera, Giulio Anselmi, intervistato dal Tg3 ha dichiarato che ¿Berlusconi &#232 proteso all”attacco contro quelli che ritiene suoi nemici, all”interno della magistratura e nel mondo dell”informazione¿.

Luciano Violante, capogruppo Ds alla Camera, ha commentato duramente, ¿Il tentativo di condizionare la libert&#224 di informazione nel nostro Paese attraverso monopoli e defenestrazioni ha fatto un altro passo avanti¿.

Aggiungendo ¿La coscienza civile del Paese deve ribellarsi perch&#233 si sottrae ai cittadini il diritto di conoscere e quindi la possibilit&#224 di cambiare¿.

Antonello Falomi, capogruppo Ds in Commissione di vigilanza, ha dichiarato ¿La vicenda del Corriere della Sera dimostra che evidentemente in questo paese non si riesce nemmeno a sopportare un giornale equilibrato, che certamente non pu&#242 essere accusato di essere di opposizione¿.

¿Non si sopporta nemmeno – continua il senatore Ds – la pi&#249 piccola critica e si cerca di normalizzare e di chiudere ogni spazio di opinione¿.

Non sembra, per&#242, d¿accordo il Ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri, che ha commentato che: ¿¿il mondo politico deve stare lontano da questo tipo di vicende¿, che riguardano solo la Rcs.

Per Gasparri quello del Corriere, &#232 ¿un problema degli editori, non &#232 un problema del governo: i governi non nominano i direttori dei giornali. Vi &#232 un Consiglio di amministrazione e una societ&#224 e quindi le decisioni spettano al Consiglio di amministrazione¿.

Intanto la Federazione nazionale stampa, che si &#232 riunita in sessione straordinaria per seguire la vicenda della direzione del quotidiano di via Solforino, ha indetto tre giornate di sciopero generale dei giornalisti.

¿La Giunta della Federazione della Stampa – sottolinea una nota – ha espresso grande preoccupazione per una situazione del sistema della comunicazione che pone ai giornalisti seri problemi per alla indipendenza della categoria e la libert&#224 dei media. La vicenda del cambio del direttore del Corriere della Sera, cos&#236 come ad esempio quella delle ispezioni al Tg3 e di iniziative legislative tese a ridurre gli spazi del pluralismo, in particolare nel servizio pubblico radiotelevisivo, impongono al Sindacato dei Giornalisti scelte decise ed iniziative di mobilitazione e di lotta coerenti¿.

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