Il ministero delle Comunicazioni celebra Antonio Meucci, inventore del telefono

di |

Italia



Dopo Guglielmo Marconi, lo scorso anno, il ministero delle Comunicazioni ha celebrato oggi un altro ¿grande italiano¿: Antonio Meucci, inventore del telefono, che insieme con l”ideatore della radio pu&#242 essere considerato un protagonista delle moderne telecomunicazioni.

La cerimonia si &#232 svolta nell”Aula Magna del Ministero delle Comunicazioni, alla presenza del Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi. All”evento, trasmesso in diretta televisiva su Rai 1 e su Internet sul sito del ministero, sono intervenuti il ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri; il ministro Consigliere degli Usa Incaricato d”affari, Emil Skodon; il professor Basilio Catania, ricercatore e autore di diversi studi su Meucci; il giornalista Piero Angela; il direttore del Medialab del Massachusetts Institute of Technology, Nicholas Negroponte. I lavori sono stati aperti e coordinati da Giordano Bruno Guerri, presidente della Fondazione Bordoni.

Oltre al Presidente della Repubblica Ciampi sedevano in prima fila molti rappresentati delle istituzioni, dal vicepresidente del Consiglio Gianfranco Fini al sottosegretario Gianni Letta.

Parlando della invenzione di Meucci, che solo nel 2002 &#232 stata riconosciuta come tale anche dal congresso degli Stati Uniti, il ministro Gasparri ha affermato: ¿Cos&#236, tra passato e presente, questo dicastero &#232 impegnato ogni giorno a dare un contributo concreto alla modernizzazione dell”Italia¿.

¿La creazione di Meucci – ha detto ancora Gasparri – &#232 una di quelle la cui paternit&#224 ha fatto pi&#249 discutere. E” passata attraverso battaglie legali e tribunali, per ottenere tardivamente il dovuto riconoscimento internazionale¿.

Meucci, infatti, espatri&#242 nel 1831 negli Stati Uniti e si stabil&#236 a New York dove cominci&#242 a lavorare come macchinista; dopo aver fondato una fabbrica di candele, nella quale lavor&#242 anche Giuseppe Garibaldi, nel 1854 costru&#236 il primo modello di telefono. Solo nel 1871 deposit&#242 la sua invenzione, in forma provvisoria, per le scarse risorse a disposizione. Nel 1876, perci&#242, Alexander Graham Bell present&#242 la domanda di brevetto per la sua stessa invenzione, da cui sono scaturite le polemiche legate alla paternit&#224 del telefono, durate fino ai nostri giorni.

¿Ma riconoscere il primato di Meucci – ha spiegato il ministro – non vuole essere una contesa internazionale tra stati, ma solo onorare un grande italiano e un grande protagonista della vita americana¿. Da Meucci infatti, ¿primo uomo a entrare nel mondo del virtuale¿”, come lo ha definito Gasparri, &#232 scaturito un sistema di telecomunicazione il cui valore di mercato nel 2002 &#232 stato di 2.153 miliardi di euro, di cui 632 miliardi solo in Europa. Guardando al futuro, Gasparri si &#232 augurato che ¿quando l”Italia, tra poco pi&#249 di un mese, assumer&#224 la Presidenza di turno dell”Unione Europea, si impegni per la crescita del mercato delle tlc e per aumentare le opportunit&#224 in questo settore¿.

A celebrare Meucci anche Nicolas Negroponte, che ha spiegato che ¿nei prossimi dieci anni lo sviluppo delle nuove tecnologie sar&#224 fondato su una maggiore intelligenza delle apparecchiature, una migliore utilizzazione dello spettro e nuovi modelli economici per le tlc¿.

Basilio Catania, studioso di Meucci, ha ricordato le figura dell¿inventore italiano e di sua moglie Ester Mochi, le loro vicissitudini e numerose sofferenze, fino alla negazione della paternit&#224 della sua stessa invenzione.

Piero Angela, da giornalista divulgatore navigato, ha spiegato alla platea come funziona il telefono. Concludendo il suo intervento, Angela ha posto l¿accento sulla scarsa importanza che in Italia si d&#224 alla ricerca tecnologica: ¿In una ricerca pubblicata su Technology Review del MIT figura l¿elenco dei brevetti depositati negli Usa. Tra le 168 aziende elencate, la maggior parte sono americane, ma ce ne sono anche di Francia, Svizzera, Gran Bretagna, Singapore. Non c¿&#232 n¿&#232 una italiana, per&#242. Questo &#232 un dato che deve far riflettere mentre commemoriamo Meucci¿.

A chiusura dell¿incontro, lo storico Giordano Bruno Guerri si &#232 augurato che si recuperi la lingua italiana anche in relazione alle nuove tecnologie. ¿C¿&#232 la necessit&#224 che le macchine parlino italiano. Che si recuperi la nostra lingua. Per esempio, non direi che quello di oggi &#232 stato il Meucci day ma il ¿giorno di Meucci¿¿.

A margine dell¿incontro, il ministro delle Comunicazioni Gasparri ha annunciato il varo del regolamento per l”uso pubblico del Wi-Fi, che di fatto introduce questa tecnologia in Italia. ¿Un fatto importante ¿ ha sostenuto Gasparri perch&#233 questa tecnologia permette di accedere a Internet dai luoghi pubblici semplicemente con il proprio portatile e un modem apposito¿.

Parlando delle licenze Umts, il ministro ha detto che ¿si &#232 pagato troppo: sbagli&#242 la Commissione Europea a non dare un indirizzo pi&#249 cauto, sbagliarono i governi, anche l”Italia, quello di centrosinistra del momento. Ma altri governi europei fecero anche di peggio””.

Una breve biografia di Antonio Meucci di Basilio Catania

Leggi le altre notizie sull’home page di Key4biz