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Vivendi: scettici gli analisti sulla possibilità di Bronfman di rilevare gli asset americani. Intanto il titolo vola in Borsa

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Rimangono scettici gli esperti di Wall Street riguardo alla decisione del vicepresidente di Vivendi Universal, Edgar Bronfman Jr, di rilevare gli asset americani dell¿entertainment del gigante francese dei media.

Secondo gli analisti l¿offerta di Bronfman, che deve ancora essere formalizzata, rischia di arenarsi sull¿impossibilit&#224 di trovare i fondi necessari per un investimento di tale portata, e non poter competere con gli altri candidati al riscatto di Vivendi Universal Entertainment.

A parte Bronfaman, avrebbe gi&#224 mostrato il proprio interesse il presidente di Liberty Media John Malone, che ha dichiarato di disporre attualmente di 5,3 miliardi di dollari per eventuali acquisizioni cui potrebbe eventualmente aggiungere altri 10 miliardi con la cessione di attivit&#224 non core, ma anche il Gruppo Viacom.

Last but not least, ci sarebbe poi la cordata del magnate del petrolio Marvin Davis (composta dai fondi Carlyle Group, Bain Capital e Texas Pacific Group e agli istituti di credito, Bank of America, Deutsche Bank e Fleet Boston) decise ad avanzare un”offerta da 15 miliardi di dollari, oltre a 5 miliardi in assunzioni di debiti.

Il package comprende gli studios cinematografici, la divisione musicale Universa Music, la Tv via cavo USA Networks, e i parchi tematici.

Secondo le stime di mercato si tratta di un asset da non meno di 20 miliardi di dollari, che dovrebbe attestarsi sui 22 miliardi di dollari, assunzioni di debiti comprese.

Somma difficile da ottenere da Bronfman, nonostante facciano parte del consorzio anche l¿operatore via cavo newyorkese Cablevision Systems, e le societ&#224 finanziarie Wachovia e Merrill Lynch.

Bronfman che ha annunciato anche l”intenzione di contribuire all”offerta con fondi della famiglia avrebbe dalla sua la maggiore conoscenza del settore e la vicinanza, come vicepresidente, ai vertici di Vivendi.

Ad accrescere lo scetticismo degli analisti americani sul ritorno di Bronfman alla guida degli asset americani di Vivendi, nel 2000 li aveva ceduti all¿ ex presidente di Vivendi Jean-Marie Messier, contribuiscono, infine, anche gli altri pretendenti: la rete Tv Nbc (General Electric), la casa cinematografica e Metro-Goldwyn-Mayer, tutte sostenute da ingente liquidit&#224.

Intanto, per&#242 contro le aspettative, gli investitori hanno spinto il titolo Vivendi Universal a guadagnare il 5,8% a Parigi e il 7,4% a Wall Street.

Ed &#232 stata una giornata positiva per tutti i media europei.

A far brillare il comparto sono titoli guida ben lanciati che includono il gigante Vivendi appunto, ma anche Reuters e le due Tv britanniche Carlton e Granada.

In particolare Granada ha registrato +7,6% a met&#224 seduta e soprattutto Carlton &#232 salita dell”11%.

I trader londinesi hanno notato, inoltre, spostamenti sulle due Tv britanniche (che stanno lavorando a un complesso progetto di fusione) da parte di investitori che avevano in portafoglio le rivali TF1 e Mediaset, ritenute pi&#249 care.

Si riprende un 5% scarso Reuters, che ha volato anche nel preborsa Usa con gli ADR, ringraziando il cambiamento di giudizio Morgan Stanley che passa a ¿overweight¿ da ¿underweight¿.

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