Europa
Si è chiusa a Bruxelles, la conferenza “eHealth“, organizzata dalla Commissione europea, in collaborazione con la Presidenza greca dell”Ue, sull¿Infomation Technology applicata alla sanità.
Obiettivi della conferenza sono stati: rafforzare l”attuazione e la diffusione dei sistemi di eHealth in Europa e informare i ministri della Salute e il settore pubblico sulle decisioni fondamentali per attuare i servizi di eHealth.
Destinatari dell”evento sono stati i ministri della Salute europei ed agli alti responsabili di gruppi di parti interessate, come le associazioni di professionisti e di utenti.
Le prospettive dell”eHealth sono state esposte secondo il punto di vista di quattro utenti diversi: il paziente, il professionista sanitario, il direttore di una struttura ospedaliera e l”ente di sanità pubblica. Altre relazioni specifiche forniranno istruzioni per valutare il valore aggiunto dell”eHealth secondo tre criteri: benefici economici, benefici nell”accesso all”assistenza e benefici in termini di qualità dell”assistenza.
Dal vertice è venuto fuori che l¿Europa punterà sui servizi eHealth, che faciliteranno la fruibilità dei cittadini europei e nel contempo faranno crescere la produttività e la competitività delle imprese.
Dall¿incontro dei 33 ministri della salute e delle telecomunicazioni è emerso che una medicina pubblica organizzata e sicura non può più fare a meno della Rete, per offrire ai cittadini le migliori cure mediche ai minor costi.
¿L”Italia – ha detto ai presenti Girolamo Sirchia, Ministro per la Salute – si prepara a raccogliere la sfida con progetti concreti: vanno dal ridisegno del sistema informatico sanitario nazionale già avviato, alla riunire in Rete dei centri oncologici in via di realizzazione, ad un utilizzo più sicuro e razionale dei farmaci grazie all”informatica¿.
A questi si aggiungono anche progetti più tradizionali come ¿la trasmissione delle lastre o dei reperti dai centri in cui viene fatta là dove viene letta¿.
In questo caso, il progetto cercherà di soddisfare l”interesse del paziente e quello del servizio sanitario, in quanto l”esame clinico può essere effettuato in un luogo lontano da un centro ospedaliero, ma la sua lettura e quindi la diagnosi effettuata da clinici esperti. Insomma le possibilità che si aprono appaiono infinite.
L”informatica applicata all”organizzazione sanitaria ha già diversi sviluppi come la prenotazione delle visite e la prescrizione farmaci, mentre la parte applicata alla medicina – ha spiegato Sirchia ¿ ¿fino ad oggi non ha dato grandissimi risultati¿.
Per la carta sanitaria elettronica e il relativo sistema informatico occorreranno ancora due o tre anni.
¿L”obiettivo della carta sanitaria elettronica – ha spiegato il ministro – è quello di utilizzare le Reti, in particolare Internet, che è di larghissima capienza e di basso costo. Si tratta di costruire in Rete un file del paziente con tutti i suoi dati personali. Il paziente ha poi una carta che gli da la possibilità di accedere ai suoi dati, al riparo da intrusioni di terzi. In questo modo è possibile effettuare consultazioni, incroci, verifiche e quant”altro¿ per avere, all”occorrenza, il quadro completo della situazione sanitaria del paziente.
Inoltre dall”insieme dei dati emergeranno quindi i bisogni e le carenze dell”intero sistema sanitario e si potrà quindi fare più prevenzione.
Per il ridisegno del sistema sanitario – ha precisato Sirchia ¿ ¿abbiamo già fatto l”appalto e ora i gruppi di lavoro stanno lavorando con le Regioni per definire le prestazioni in modo univoco, rendere compatibile il flusso dei dati, aggiornare il meccanismo con il quale viene finanziato, sulla base delle prestazioni erogate, l”ospedale e aggiornare l”elenco di prestazioni specialistiche rimborsate dalle Regioni¿.
Un impegno notevole che dovrebbe fornire dati affidabili e univoci nel giro di pochi anni.
Altro importante obiettivo ¿ ha dichiarato Sirchia ¿ è quello di riunire in Rete otto centri oncologici, perché la variabilità nella lettura di questi preparati è molto alta. Il progetto sarà pronto tra qualche mese.
L¿informatica ¿ aggiunge il ministro ¿ può anche aiutare nell¿illustrare ai pazienti gli effetti collaterali dei farmaci.
Alcune medicine, soprattutto quelle più innovative, hanno delle complicanze anche molto serie. In questo senso Internet può aiutare a un uso più sicuro e razionale dei farmaci.