Europa
Il gruppo britannico di telefonia fissa, Bt Group (ex British Telecom), ha presentato i risultati preliminari per l¿esercizio fiscale 2002/03, chiuso il 31 marzo con un fatturato di 18,73 miliardi di sterline, in crescita del 2%, e un utile ante imposte di 1,829 miliardi di sterline (1,4 miliardi di euro circa), in rialzo del 44%, rispetto allo stesso periodo dell¿esercizio 2001/02. I risultati registrati dell¿ex monopolista britannico sono stati superiori alle attese degli analisti della Reuters, che avevano stimato un utile lordo di 1,809 miliardi di sterline.
Certo, il quarto trimestre di questo esercizio (primo trimestre 2003) si è contraddistinto per un certo rallentamento, particolarmente sulle vendite (+1% a 4,78 miliardi di sterline), ma le cifre registrate restano lo stesso impressionanti in termini di utile ante imposte (+32% a 490 milioni di sterline). La spiegazione di questa ottima performance è da ricercare nell¿aumento delle richieste per l¿ADSL. Al 16 maggio, il Gruppo contava 936.000 utenti per questo servizio.
Tuttavia, il risultato più importante, registrato in questo esercizio dal colosso britannico, è stato la riduzione del debito, che è sceso a 9,6 miliardi di sterline, in calo del 35% negli ultimi tre mesi e in ribasso del 29% sull¿intero anno fiscale. Parallelamente il Gruppo ha generato 1,7 miliardi di sterline di liquidità. Di colpo, il dividendo è passato da 2 pence per azione a 6,5 pence.
¿L¿esercizio 2002/03 è stato estremamente importante in termine di risultati positivi¿, ha commentato il presidente di BT, Christopher Bland. ¿La nostra ottima performance finanziaria ha dimostrato che siamo stati capaci di ridurre il debito, di ricompensare i nostri azionisti e di investire nel futuro¿, ha ribadito Ben Verwaayen, direttore generale del Gruppo.
Resta il fatto che il Gruppo dovrà fare i conti con il deficit del suo fondo pensioni. Al 31 dicembre, era di 2,1 miliardi di sterline. ¿Una cifra in linea con le nostre attese¿, ha accennato il portavoce di BT. L¿operatore britannico ha a sua disposizione 20 anni per coprire questo deficit. Ma il Gruppo è stato già costretto ad aumentare i suoi versamenti annui da 32 milioni a 232 milioni di sterline.