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Edgar Bronfman Junior, che aveva venduto a Jean-Marie Messier (ex presidente di Vivendi, ndr) Universal, si è offerto di ricomprarla.
Proposta che arriva proprio al momento in cui Jean-René Fourtou ha dichiarato apertamente la sua intenzione di cedere gli asset americani dell¿entertainment.
Alcuni giorni era arrivata a Vivendi l¿offerta di una altra società importante sul mercato internazionale, quella di John Malone, presidente di Liberty Media.
Malone era convinto di poter in breve tempo chiudere l¿accordo e mettere le mani su uno degli asset più importanti del mercato dei media.
È giunta però l¿offerta di Bronfman, che ha riaperto i giochi e scombinato i piani di Malone.
Edgar Bronfman Jr, attuale vicepresidente del Cda di Vivendi Universal, ha ¿fatto già presente a Jean-René Fourtou la sua intenzione di guidare un consorzio di acquirenti, in risposta all¿obiettivo di VU di cedere alcune delle attività americane¿, si legge nel comunicato del Gruppo francese.
Il Wall Street Journal e il New York Times avevano già rivelato l¿intenzione dell¿uomo d¿affari statunitense di impadronirsi, insieme ad altri investitori, degli studios cinematografici Universal, la casa discografica Universal Music e la Tv via cavo americana (USA Networks) detenute da VU.
Bronfman Jr si sarebbe già alleato con l¿operatore via cavo newyorkese Cablevision Systems per l¿acquisto dei canali cablati, e la banca Wachovia e Merrill Lynch completeranno il consorzio.
La candidatura al riscatto dell¿asset ha determinato la sospensione dei Bornfman ¿ padre e figlio – dalle funzioni in Cda.
Jean-René Fourtou ha fatto sapere nel comunicato che il Consiglio ha deciso di sospendere i due uomini dalle loro attività e tenerli fuori dallo scambio di informazioni relativo a questo dossier.
Si è inoltre deciso ¿di sospendere alcune disposizioni degli accordi che legano la famiglia Bronfman alla società¿, come anche il contratto che impegna Edgar Bronfman Junior nella filiale americana della società.
Nel comunicato Fourtou ha anche assicurato che Bronfman Jr non è in possesso di alcun tipo di informazione particolare che riguarda l¿operazione, anche perché ¿ spiega ancora il presidente di VU ¿ le decisioni in merito saranno prese in altre riunioni in cui di certo non saranno presenti i Bronfman.
Fourtou aveva già confermato davanti agli azionisti, nella riunione di aprile, la sua intenzione di vendere entro il 2003 gli asset del cavo, del cinema, i parchi divertimento, mentre rimaneva in sospeso la divisione musicale.
Sembra adesso che il calendario delle cessioni abbia subito una forte accelerata e secondo alcune indiscrezioni di stampa, la scelta tra le offerte potrebbe essere fatta entro giugno e entro luglio si potrebbe completare l¿operazione di vendita.
Non si conosce l¿ammontare dell¿offerta di Bronfman, che potrebbe essere superiore a quella di John Malone.
Il Gruppo americano ha indicato di disporre attualmente di 5,3 miliardi di dollari per eventuali acquisizioni cui potrebbe eventualmente aggiungere altri 10 miliardi con la cessione di attività non core.
Malone adesso sarà costretto ad aumentare la propria offerta per rimanere in lizza.