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A un anno dalla fusione con Compaq, Hewlett-Packard (HP) registra risultati finanziari migliori alle attese di mercato.
Nel secondo trimestre fiscale (chiuso il 30 aprile, ndr), il produttore di computer ha archiviato un utile (escluse le sopravvenienze passive) di 877 milioni di dollari, o 29 centesimi per azione.
Il fatturato è passato dai 17,9 miliardi di dollari a 18 miliardi, mentre gli analisti avevano previsto una contrazione sequenziale dell”1,9%. Il balzo del fatturato è stato favorito dalla debolezza del dollaro.
Wall Street stimava un utile per azione di 27 centesimi.
Ciò permette a HP di far passare il suo margine operativo a 6,4% contro 6,2% del trimestre precedente.
Cathy Fiorina, presidente del Gruppo, comunque, rimane molto prudente riguardo alle previsioni dei prossimi mesi.
Il Gruppo si aspetta un fatturato per il secondo trimestre di 36,4 miliardi di dollari con un utile per azione di 62 centesimi. Queste previsioni sono conformi alle stime degli analisti.
Da questo punto di vista il Gruppo annuncia, che a un anno dalla fusione con Compaq, è riuscito a ridurre i suoi costi strutturali di 3,5 miliardi di dollari annui. Non sarebbero, quindi, escluse ulteriori azioni di ristrutturazione, con l”affidamento all”esterno di lavori per un ulteriore miliardo di dollari di controvalore e il conseguente taglio di altri 3-4.000 posti di lavoro all”interno del gruppo.
Ricordiamo che HP ha già licenziato 18 mila lavoratori da quando si è fusa con Compaq.
Immediatamente la reazione del mercato, le azioni Hewlett-Packard si sono mosse al rialzo nel dopo Borsa a Wall Street dopo l¿annuncio dei risultati trimestrali superiori anche alle più ottimistiche previsioni degli analisti. Il titolo è salito fino a 18,47 dollari per poi chiudere a 18,38.
Secondo Jp Morgan, tuttavia, la debolezza della spesa in It nel Nord America, in parte a causa della guerra contro l”Iraq ma in gran parte come conseguenza dell”incerto quadro macroeconomico, continuerà a limitare possibilità di miglioramento significativo della qualità dei profitti di Hp e, di conseguenza, sulla possibilità di accrescere gli utili. In mancanza di una ripresa della spesa in It, che anche nella seconda parte dell”anno dovrebbe mantenersi sugli attuali livelli, secondo gli analisti di Jp Morgan, Hp rischia di dover ridurre le proprie stime per il prossimo futuro, tanto che la banca d”affari Usa preferisce mantenere un prudente giudizio ¿neutral¿ sul titolo, le cui prospettive non sarebbero particolarmente esaltanti.