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WorldCom, l¿operatore statunitense di telecomunicazioni che ha recentemente ripreso il nome di MCI, ha accettato di pagare una multa di 500 milioni di dollari ¿ la più alta mai comminata dalla SEC ¿ per falso in bilancio. La pesante ammenda si inserisce nel quadro di un accordo con la Securities and Exchange Commission per andare a chiudere l¿iter che permetterà all¿azienda di uscire entro quest¿anno dalla bancarotta.
La multa supera di dieci volte quella imposta lo scorso anno alla Xerox per manipolazioni contabili e segue quella di 1 miliardo e 400 milioni di dollari, comminata il mese scorso a dieci banche d¿investimento.
Originariamente la cifra era stata fissata a 1,5 miliardi di dollari, ma è stata ridotta poiché l¿azienda si trova in amministrazione controllata. WorldCom è attualmente ed è accusata di aver truccato i bilanci per 11 miliardi di dollari.
Il giudice che si occupa del caso, Jed Rakoff, ha chiesto di poter rimandare il pronunciamento all¿11 giugno per poter raccogliere ulteriori indicazioni: ¿La corte ha bisogno di informazioni complete non solo sui beneficiari dell¿accordo ma anche sulle ragioni che hanno portato a questa scelta¿.
L¿avvocato della SEC, Peter Bresnan, ha tuttavia dichiarato che sarebbe opportuno accelerare i tempi di approvazione dell¿accordo per poter risarcire al più presto gli azionisti, maggiori vittime delle malversazioni dell¿azienda. Azionisti che hanno già fatto sentire il loro parere sull¿accordo, giudicato uno ¿schiaffo in faccia¿ e ¿una cifra insignificante sotto tutti gli aspetti¿ dal momento che gli oltre 180 miliardi di dollari da loro investiti sono stati polverizzati.
La SEC aveva aperto l¿inchiesta a carico di WorldCom il 26 giugno del 2002, in seguito alle rivelazioni della stessa azienda che aveva ammesso manipolazioni contabili per 3,5 miliardi di dollari. Manipolazioni lievitate fino a 11 miliardi e che hanno indotto WorldCom ¿ ora MCI dal nome della compagnia telefonica acquistata negli anni del boom ¿ a fare richiesta di amministrazione controllata nonché a varare l¿iter per la maggiore bancarotta della storia finanziaria americana.