Giuseppe Pisanu, Ministro dell¿Interno, ha lanciato una notizia allarmante: la criminalità organizzata potrebbe usare i telefonini di terza generazione per condizionare il voto delle prossime elezioni regionali, che si terranno il 25 maggio.
Le elezioni rappresenteranno un importante test politico per il governo di Silvio Berlusconi, una ragione in più perché siano rispettate le regole del gioco. Il risultato, infatti, potrebbe avere effetti sulla stabilità della coalizione di centrodestra.
In sostanza il rischio è che la criminalità organizzata usi il nuovo sistema mobile per esercitare un controllo sul risultato delle prossime elezioni amministrative. ¿Fuori dal seggio potrebbe essere consegnato all¿elettore un video telefono per fotografare la scheda votata¿ ha paventato il presidente della Federazione Nazionale dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio.
Questo darebbe alla criminalità organizzata la prova tangibile che l¿elettore ha votato come impostogli.
E allora la frode elettorale è stata bloccata sul nascere? Le autorità hanno sventato il piano illecito?
Pronto il provvedimento dell¿autorità competente, che, per contrastare il piano della criminalità organizzata, ha annunciato le prime misure preventive per l¿uso dei telefonini 3G nelle cabine elettorali. Agli elettori verrà espressamente chiesto, dal presidente di seggio, di depositare il loro telefono prima di entrare nella cabina di voto.
La circolare (n.76), diramata venerdì scorso dal Ministro dell¿Interno, che stabilisce le direttive per garantire e difendere la segretezza del voto sancita dall¿articolo 48 della Costituzione Italiana, impone ai presidenti di seggio di ¿¿affiggere all¿interno di ogni sezione elettorale, un apposito avviso contenente il divieto di utilizzare telefoni cellulari provvisti di fotocamera o altre apparecchiature in grado di registrare immagini all¿interno delle cabine elettorali. Nel medesimo avviso dovrà, inoltre, essere precisato che, qualora si verifichino fenomeni di condizionamento del voto, questi potranno essere perseguitati dalla competente autorità giudiziaria¿¿.