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Il colosso dei media di Rupert Murdoch, la News Corporation, ha battuto i pronostici degli analisti grazie alla televisione e al cinema.
Il terzo trimestre 2002/2003 conferma che la News Corp non ha registrato perdite.
Nel primo trimestre del 2003, il fatturato registra un rialzo del 14% a 4,39 miliardi di dollari. Il Gruppo è tornato in nero con un utile netto di 275 milioni di dollari, a fronte di una perdita di 4 miliardi di dollari nello stesso periodo di un anno prima.
I conti allora erano scivolati per il deprezzamento degli asset della sua controllata Gemstar.
La News Corp è riuscita a tornare al pareggio, benché non tutte le attività del Gruppo godano di un buon andamento sul mercato.
Le divisioni del cinema e della televisione sono quelle che hanno registrato le migliori performance.
Per il cinema l¿utile è cresciuto del 24,5% a 201 milioni di dollari, che rappresenta circa il 30% del risultato operativo totale.
News Corp ha continuato a beneficiare delle vendite di DVD, nonostante abbia dovuto sostenere i pesanti costi della campagna di lancio di due grosse produzioni, ¿Just Married¿ e ¿Dardevill¿.
La divisione della Tv ha registrato un utile in rialzo dell¿86% a 207 milioni di dollari.
La rete Fox Broadcasting Company si è mantenuta in positivo grazie a due trasmissioni di real-Tv di successo Joe Millionaire (nella quale un ricco uomo deve scegliere una donna da sposare) e American Idol 2 (una sorta di PopStars americano).
La divisione del cavo, che include Los Angeles Dodgers, Fox Sports, FX Channel e Speed Channel, ha visto gli utili crescere del 22% a 95 milioni di dollari. In ribasso rispetto all¿ultimo trimestre.
Infatti, il canale Fox News Channel ha subito un aumento dei costi, in ragione della copertura delle informazioni dal fronte iracheno.
Sono anche calate le entrate pubblicitarie, viste le incertezze del contesto geopolitica internazionale.
Tra le Tv di Murdoch, la British Sky Broadcasting (BSkyB) ha messo a segno il suo utile trimestrale più alto dopo 4 anni consecutivi di perdite: il gruppo televisivo satellitare del magnate dei media ha chiuso il terzo trimestre dell”anno fiscale 2002-2003 con un utile netto di 17 milioni di sterline (25 milioni di euro) contro una perdita di 30,8 milioni di sterline segnata nello stesso periodo del 2000-2001.
Si tratta del quarto utile trimestrale consecutivo, attribuito soprattutto a incrementi del numero di abbonati e dei costi degli abbonamenti. Sulla scia di questi risultati, le BSkyB hanno toccato alla Borsa di Londra un massimo a quota 695 pence (2,5%) e vengono trattate attualmente a quota 684,5 pence (+1%).
Nel trimestre al 31 marzo scorso il fatturato del gruppo è cresciuto del 16% a quota 819,2 milioni di sterline, mentre sul fronte degli abbonati la BSkyB ha acquisito 150.000 utenti per un totale di 6,7 milioni di utenti.
Hanno contribuito all”aumento degli abbonati la chiusura dell”ex joint-venture tra i gruppi Granada e Carlton – la ITv Digital – ma anche le difficoltà finanziarie delle rivali: Telewest ed NTL. Il fatturato medio per ogni abbonato è aumentato del 3,7% a 364 sterline l”anno, spinto al rialzo anche da incrementi dei costi degli abbonamenti varati lo scorso gennaio. Il Gruppo punta ad un fatturato medio per abbonato di 400 sterline entro il 2005.
Negativa, invece, la performance della divisione stampa, il cui risultato è arretrato del 9% a 115 milioni di dollari.
Il polo della stampa, con un utile in ribasso del 26%, ha trascinato la divisione al ribasso.
Il Gruppo di Murdoch, editore di giornali come The Sun e The Times, ha sofferto i ribasso del prezzo di vendita del Sun. Un effetto che la crescita del fatturato generato da The Sun e The Sunday Times non è riuscito a comporre.
E così l”impero di Murdoch archivia un risultato decisamente lusinghiero proprio alla vigilia del lancio di Sky Italia, la piattaforma televisiva che sostituirà Stream e TelePiù e che sta per diventare operativa a tutti gli effetti.