Italia
Non sembra sedarsi la polemica che da alcuni giorni coinvolge maggioranza e opposizione sul caso Rai e la libertà di informazione.
E se il vicepresidente del Consiglio Gianfranco Fini e il presidente del Senato Marcello Pera invitano alla moderazione dei toni, dalla sinistra il segretario dei Ds incalza: ¿Berlusconi è perseguitato soltanto dai suoi fallimenti e dal suo delirio. Cerca di coprire tutto questo evocando complotti che vede solo lui e tornando a evocare la vecchia categoria dello spettro del comunismo¿.
Fassino si riferisce alle dure accuse lanciate dal premier Silvio Berlusconi alla sinistra nell¿ultima convention programmatica di Forza Italia.
Il presidente del Consiglio non ha condiviso i servizi sulla sua testimonianza al caso Sme mandati in onda dal Tg3, ritenuti strumentali e faziosi. E la successiva critica del centrosinistra alla decisone del direttore generale Flavio Cattaneo di fissare un¿internal auditing alla redazione.
“Non ho alzato affatto i toni, né ho intenzione di farlo. La vera indecenza non è l”uso fatto della Tv, ma che mi si accusi di cose inesistenti…Questa è la vera indecenza”. Ha affermato Silvio Berlusconi poco prima di lasciare Istanbul, in riferimento alle polemiche sulla sua intervista a Excalibur e alla richiesta di abbassare i toni da parte di diversi esponenti politici.
Secondo l¿opposizione la strategia di Berlusconi è chiara. Il bilancio del governo è deludente e il presidente del Consiglio cerca di mascherare le difficoltà attaccando l”opposizione. Fassino si sofferma poi anche alla questione Rai e all¿ultima querelle aperta sull¿intervista rilasciata dal premier al giornalista Antonio Socci, conduttore di Excalibur.
¿Il presidente del Consiglio – spiega il segretario dei Ds – confonde l”informazione con la pubblicità¿.
Duro anche il commento del coordinatore della Margherita, Dario Franceschini. ¿Credo che la nostra democrazia sia in pericolo¿.
Oggi intanto si è tenuta una riunione della Commissione parlamentare di Vigilanza. L¿incontro è stato animato e dai toni accesi, dovuto alla polemica che questi ultimi giorni hanno coinvolto il presidente Rai Lucia Annunziata e il premier Silvio Berlusconi.
La Annunziata nei giorni scorsi aveva rilasciato dure dichiarazioni in merito ai commenti del presidente del Consiglio sulla strumentalizzazione dell¿informazione da parte di alcune redazioni Rai.
La Annunziata ha dichiarato che il premier dovrebbe astenersi dal rilasciare questi commenti, invitandolo a disinteressarsi della gestione della azienda Rai.
Ad accendere poi gli animi della Sinistra è stata l¿intervista che Berlusconi ha concesso ad Antonio Socci sulla vicenda Sme. L¿opposizione ritiene che il premier abbia abusato nel suo ruolo del servizio pubblico.
Con una lettera al Presidente della Rai e al Direttore Generale Flavio Cattaneo, il responsabile comunicazione della Margherita Paolo Gentiloni chiede difatti oggi di sapere ¿se é vero che l”intervista a Berlusconi di ”Excalibur”, registrata nella giornata di giovedì, sarebbe stata poi montata e preparata al di fuori della Rai¿.
La lettera, inviata per conoscenza anche al Presidente della Commissione di Vigilanza Claudio Petruccioli, ipotizza in sostanza che la confezione di quel filmato sia stata eseguita con la supervisione di persone vicine al premier. Che ne avrebbero quindi guidato l”impostazione, prevaricando i diritti professionali di chi è responsabile in Rai per il programma in cui è andata in onda.
Gentiloni chiede infatti anche ¿per quali ragioni non siano stati utilizzati gli studi Rai per una intervista di tale rilievo, e quali altri programmi avrebbero tenuto occupati tutti gli studi Rai, rendendone impossibile l”utilizzazione¿.
Gentiloni chiede ai vertici della Rai ¿se la preparazione dell”intervista, avvenuta al di fuori della Rai, potrebbe essere stata seguita anche da persone estranee alla redazione di Excalibur¿.
Intanto il Consiglio di amministrazione della Rai ha assegnato, nella riunione di quest”oggi, le deleghe ai membri del Consiglio. Il presidente Lucia Annunziata ha avuto l”informazione, il consigliere Rumi cultura e informazione religiosa, Veneziani i riassetti territoriali, Alberoni il cinema e la fiction e Petroni i problemi istituzionali. A rendere nota la decisione del Cda il consigliere Rumi entrando in commissione di vigilanza dove i vertici Rai sono ascoltati dalla commissione.
Sul piano sindacale la stampa italiana sembra apprestarsi ad una mobilitazione contro le recenti dichiarazioni del premier a proposito del Tg3.
¿La mia opinione personale – dichiara infatti il segretario della Fnsi Paolo Serventi Longhi – è che si sia passato davvero il segno e che ci siano tutte le condizioni per una giornata di sciopero generale dei giornalisti. Non facciamo agitazioni di questo tipo indirizzate contro il governo da qualche anno. Ma credo sia importante a questo punto dare una forte risposta unitaria di mobilitazione e di lotta. Riuniremo la giunta della Fnsi, alla quale farò la proposta di uno sciopero generale, e gli organismi della categoria dovranno, ovviamente, valutare e decidere¿.
Il Ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri, ha commentato ¿Quella del presidente della Rai Lucia Annunziata, che ha invitato il premier a non occuparsi della Rai è soltanto un opinione, ed il vero problema dell”azienda è quello di garantire il pluralismo, dopo anni di grande caratterizzazione a sinistra, e la qualità del servizio¿.
Quanto al giudizio di Berlusconi sul Tg3, definito ¿partigiano e fazioso¿ Gasparri ha detto di non voler usare aggettivi. ¿E” certo però che il Tg3 sia una testata particolarmente caratterizzata. E” un dato di fatto – ha aggiunto il ministro – e non c”è un corrispettivo. Il vero problema è che mentre in questi anni si è vista una Tv militante ed appassionata, orientata verso il centrosinistra non ce n”è una, parlo della Rai uguale e contraria¿.
Al presidente Annunziata Gasparri ricorda che ¿nei giorni scorsi la bagarre si è scatenata proprio intorno all”ispezione che era stata sollecitata al direttore generale da lei stessa. L¿Annunziata – aggiunge Gasparri – ha anche partecipato, cosa un po inconsueta ad una assemblea di giornalisti. La vicenda delle ispezioni certamente non ha contribuito a rasserenare il dibattito¿.
E quanto alle polemiche sull”ultima puntata di Excalibur condotto da Antonio Socci per il ministro delle Comunicazioni il giornalista ¿ha fatto delle interviste assolutamente ragionevoli, invitando esponenti del centrodestra e della sinistra. La lettera che Socci ha scritto a Biagi su ”Il Giornale” è assolutamente condivisibile e Biagi farebbe bene a rifletterci ricordando alcune sue interviste non proprio aggressive e combattive a Prodi ed altri esponenti del centrosinistra¿.
Gasparri si sofferma poi sul problema del pluralismo, ¿Il presidente Annunziata, che si definisce di garanzia, deve garantire soprattutto ai cittadini del centrodestra, che storicamente non sono stati rappresentati dal servizio pubblico e che sono i meno garantiti, anche se questo può sembrare un paradosso, ma non lo è se si vede ciò che viene trasmesso¿.
Gasparri invita infine a guardare alla qualità delle produzioni e del servizio offerto. ¿Dobbiamo introdurre l”indice di qualità, dobbiamo garantire di più i minori, e sono orgoglioso dell”aumento del 10% della programmazione destinata a loro, che consente alla Rai in questi giorni di dare un esempio. Il resto sono polemiche che appartengono ad un dibattito che ha sempre scandito la vita della Rai. Io invito – ha concluso il ministro – a pensare alle cose positive ed al problema della qualità del servizio¿.
Nel frattempo la Rai fa sapere in un comunicato che: ¿Preso atto delle dichiarazioni ufficiali fatte dal Presidente Lucia Annunziata, ha disposto il blocco immediato del procedimento di Internal Auditing relativo al Tg3¿.
La Rai inoltre ¿esprime sconcerto e preoccupazione per l¿uso strumentale e improprio di vicende che stanno già trovando la loro soluzione, secondo le regole aziendali, e che hanno come obiettivo la salvaguardia del Tg3 nella sua interezza, nel rispetto delle prerogative del direttore di testata, come previsto dall¿art. 6 del CNLG, e della libertà di stampa¿.
¿Si continua a parlare volutamente di ispezioni e di ispettori ¿ si legge ancora nella nota – senza preoccuparsi di offendere e ledere la professionalità di dirigenti e funzionari che svolgono con competenza e grande correttezza il loro lavoro¿.
¿Ricostruzioni parziali ¿ conclude il comunicato – usate strumentalmente per altri obiettivi, di fatti della vita aziendale creano solo turbative e sono lesive degli interessi dell¿Azienda¿.