Berlusconi si confessa al New York Times: ¿Non ho venduto le Tv per i figli¿. Intanto si infiamma la polemica con la Annunziata

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In un¿intervista rilasciata al New York Times, il premier Silvio Berlusconi spiega le ragioni per cui non ha ceduto il polo televisivo Mediaset.

Non ho venduto le mie Tv perch&#233 i miei figli non me lo avrebbero concesso. E poi il conflitto di interessi non esiste. Basta accendere la Tv e aprire i giornali per vedere che tutti tendono a sinistra“, dice Silvio Berlusconi.

In passato il premier aveva avviato trattative, poi fallite, per la vendita delle reti al magnate australiano Rupert Murdoch.

Qui non &#232 come negli Usa ¿ spiega il premier – dove chi governa resta per quattro anni. E se avessi venduto tutto e dopo sette mesi mi avessero mandato a casa? Dovete comprendere la situazione italiana. I miei figli amano le mie societ&#224. Vogliono continuare a guidare ci&#242 che il loro padre ha costruito. Io volevo vendere tutto a Rupert Murdoch“.

I negoziati erano a buon punto svela Berlusconi con tanto di prezzo stabilito con Murdoch per le reti televisive. Il premier ha deciso poi di sospendere la trattativa e soddisfare cos&#236 la richiesta dei propri figli.

Il vero conflitto di interessi – prosegue il Presidente del Consiglio – consiste nel fatto che la mia attivit&#224 pubblica ha sempre danneggiato i miei affari, e non il contrario. Ho dovuto vendere la mia catena di supermercati perch&#233 non mi avrebbero pi&#249 dato la licenza. Ho dovuto vendere la mia pay Tv perch&#233 hanno approvato una legge contro la pay Tv. Ho dovuto vendere le mie emittenti radio. Nulla &#232 mai stato fatto in mio favore. Mai una legge in mio favore“.

Intanto continua la polemica tra Berlusconi e il presidente Rai Lucia Annunziata. Quest” ultima ha reagito con decisione alle accuse del premier, che aveva definito Rai3 una rete “partigiana e faziosa”.

Dal palco della convention programmatica di Forza Italia, a Udine, Berlusconi ha lanciato pesanti accuse all¿opposizione e alla Tv pubblica.

””La sinistra agisce a colpi di giustizia attraverso tutti i mezzi del giustizialismo”” grazie al ””collateralismo con un manipolo di magistrati combattenti””.

Il presidente del Consiglio sferra un alla sinistra, respingendo punto per punto le critiche mosse dall”Ulivo al suo governo, dopo le polemiche su giustizia e caso Sme. ””Dobbiamo essere sereni ¿ ha detto il premier alla platea – e non sentire il fango che ci buttano addosso. Perch&#233 i nostri avversari sono allo sbando. Basta leggere i loro giornali di questa mattina e saper vedere tra le righe. Sono alla disperazione, hanno perso tutte le battaglie, hanno sbagliato in ogni decisione. Hanno seguito gli estremismi pi&#249 estremi e si manifestano con le marce, i girotondi. Stanno con i No global, i pacifisti, i Disobbedienti, in un magma in cui non c”&#232 nulla su cui vanno d”accordo. Si ritrovano uniti solo quando si tratta di offendere Silvio Berlusconi. Ma con le offese non si conquistano la mente e il cuore dei cittadini””.

Berlusconi torna a parlare del caso Excalibur, respingendo ancora una volta le accuse dell”opposizione e difendendo il lavoro del conduttore della trasmissione Antonio Socci. ””Guardate le obiezioni tragicomiche che questi signori dell”opposizione fanno quando un giornalista, cui va tutto il nostro sostegno ¿dice – si rivolge al premier facendo domande corrette che rappresentano anche gli argomenti sostenuti dalla parte avversaria””. Il presidente del Consiglio si sofferma poi sulla vicenda Rai: ””Siamo entrati nella Tv pubblica con la maggioranza nel consiglio di amministrazione. Siamo riusciti a nominare, con il primo Cda, direttori di Tg a cui abbiamo dato un solo mandato: siate obiettivi. Ditemi se nella prima e nella seconda rete c”&#232 un programma che attacca l”opposizione, la sinistra. Non riusciamo nemmeno a immaginare un nostro conduttore che possa andare a fare il Santoro di destra, perch&#233 questo modo di pensare sta fuori dal nostro Dna e fuori dal nostro spirito liberale¿.

Immediata la reazione di Lucia Annunziata, che ha dichiarato “Il presidente del Consiglio, con il peso del suo ruolo istituzionale e di grande imprenditore delle comunicazioni, aiuterebbe la Rai se si astenesse da ogni commento e intervento sul servizio pubblico”.

La Annunziata ha affermato che le dichiarazioni di Berlusconi appaiono ancora pi&#249 inopportune in un momento segnato dal calo degli ascolti della Rai. Nella querelle si inseriscono inoltre le parole del senatore Bonatesta, membro della commissione di vigilanza sulla Tv di Stato ed esponente di Alleanza Nazionale. “Che la terza rete Rai – afferma Bonatesta – sia rimasta quella che era, con programmi partigiani e faziosi, non lo dice solo Berlusconi, ma anche la Annunziata, per cui &#232 inutile che la sinistra levi i suoi soliti lai ipocriti e farisei. Il presidente della Rai – ha concluso – ha ammesso che Rai3 &#232 tornata alla sua natura storica di rete della sinistra”.

Sulla questione &#232 intervenuto anche il segretario del sindacato Usigrai Roberto Natale, che in una nota ha dichiarato: ¿Il vertice Rai &#232 tenuto a replicare¿ alle affermazioni del presidente del Consiglio Berlusconi perch&#233 ¿gli attacchi che torna a muovere oggi ad una rete e a un Tg Rai non possono essere considerati come un normale esercizio del diritto di critica¿.

Nel frattempo &#232 stata fissato per marted&#236 prossimo il Cda Rai e dell”assemblea totalitaria degli azionisti (Tesoro e Siae) per fissare i nuovi compensi e indennit&#224 per i vertici di viale Mazzini.

Secondo alcune indiscrezioni di stampa, gli adeguamenti dovrebbero essere i seguenti. Al presidente Lucia Annunziata dovrebbe andare un compenso di 400 mila euro lordi l”anno, esattamente il doppio di quanto percepiva il suo predecessore, Antonio Baldassarre. Al neo direttore generale Flavio Cattaneo, andr&#224 invece un aumento di soli 2mila euro rispetto al suo predecessore, Agostino Sacc&#224, che percepiva 598mila euro lordi. Cattaneo riceverebbe dalla Rai 600 mila euro, pi&#249 150 mila forfetarie per le spese d¿azienda.

Per quel che riguarda l¿adeguamento al canone Rai, si apprende che restano ancora 5 giorni di tempo ai contribuenti per beneficiare del condono fiscale. Venerd&#236 16 scadono i termini per godere dei vantaggi e delle agevolazioni contemplate dai provvedimenti messi in cantiere dal governo con la Finanziaria 2003 (incasso previsto 8 miliardi di euro).

Ma l”operazione condono non si esaurir&#224 comunque con venerd&#236 16 maggio: le imprese e i lavoratori autonomi che aderiranno al cosiddetto concordato per gli anni pregressi avranno tempo fino al 20 giugno per mettersi in regola, versando l”intersa somma dovuta o, alternativamente, pagare la prima rata.

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