Secondo uno studio realizzato dal Consiglio Nazionale dell”Economia e del Lavoro (CNEL), in collaborazione con Eurisko il numero di utenti Internet in Italia ha registrato un incremento di 1,7 milioni di unità negli ultimi due anni, attestandosi a 12,7 milioni. Il 17% degli internauti si connette una volta alla settimana, il 27% almeno una volta al mese.
La regione italiana con il maggior numero di navigatori è la Lombardia (36,6%), fanalino di coda la Puglia con il 14,7%. La percentuale relativa alla penetrazione Internet si attesta al 30% per il nord e al 18,7% per il Sud.
I dati presentati evidenziano la progressiva democratizzazione dell¿uso della rete: persistono ancora differenze tra i vari segmenti della popolazione, ma il mezzo si sta progressivamente diffondendo all¿interno di fasce sempre più ampie. A navigare sono più uomini (32,8%) che donne (20,4%), il 57,3% degli internauti ha un¿età compresa tra i 14 e i 24 anni. Il dato più significativo è, comunque quello relativo alla percentuale di utenti di età superiore ai 44 anni, che sono soltanto il 7,9%.
Gli internauti si connettono soprattutto da casa propria (8.500.000 persone) o da casa di amici (3.320.000), molti altri si connettono dall¿ufficio (3.840.000), da scuola (2.020.000) o dal bar (580.000). La maggior parte degli utenti è laureato o possiede un diploma di scuola superiore e un reddito medio-alto. La percentuale più alta degli intervistati si collega per controllare la posta elettronica (57%) o alla ricerca di informazioni utili (44%), il 37% per scaricare programmi, il 32% per leggere le ultime notizie. Molti cercano su Internet nuove amicizie (17%), ancora pochi i patiti dello shopping on line (7%).
Sempre più alta la percentuale di imprese dotate di collegamento (69%), mentre il 32% ha un proprio sito Web.
Seppur confortanti, le cifre mostrano un leggero ritardo dell¿Italia rispetto agli altri Paesi europei: in Gran Bretagna la percentuale di penetrazione si attesta al 50%, in Germania al 43%, in Francia al 37%. Molto più alta la percentuale negli Stati Uniti dove la penetrazione è del 72% e in Canada (62%).
Alla presentazione del rapporto erano presenti tra gli altri, il presidente di CNEL Pietro la rizza, i rappresentanti di Eurisko Lucchi e Mezzasalma, il presidente SMAU Mauro Miccio.
Al dibattito seguito alla presentazione è intervenuto anche il ministro dell¿Innovazione Lucio Stanca, che ha fatto appello all¿esigenza di ottimismo e fiducia per creare le migliori condizioni ambientali di sviluppo della rete. Il ministro ha sottolineato il ruolo insostituibile di internet nelle abitudini quotidiane, citando alcune delle principali applicazioni in ciascuno dei segmenti socio-economici di riferimento: l¿ambiente domestico, il mondo delle imprese, le procedure della pubblica amministrazione verso il cittadino e verso le altre amministrazioni. Tuttavia Stanca non ha mancato di ricordare come lo sviluppo di internet è solo un indicatore di consumo di innovazione. L¿Italia ha invece il problema di produrre innovazione: un problema annoso che le classi dirigenti degli ultimi 15 anni non sembra si siano posti in modo adeguato. In questo lasso di tempo è infatti rimasto immutato l¿ammontare delle risorse destinate alla Ricerca & Sviluppo: appena l¿1% del PIL, ben al di sotto della media europea del 2,5%.