Europa
Bruxelles ha approvato la condivisione delle reti 3G nel Regno Unito. La decisione, prima di questo genere, verrà applicata a tutti gli operatori mobili del Paese, ma risponde prima di tutto alle richieste di T-Mobile (filiale di Deutsche Telekom) e Mm02 (filiale del gruppo British Telecom).
Nel settembre 2002 l¿Unione europea aveva già dato un assenso preliminare al progetto dei due operatori d¿oltre Manica, ma il via libero definitivo è arrivato soltanto pochi giorni fa.
L¿approvazione del progetto è cruciale per l¿economia del settore, affermano concordi gli operatori. T-Mobile e Mm02 contano, infatti, di risparmiare circa il 30% rispetto alle iniziali stime d¿investimento. Ma, pensano gli analisti, si potrebbe anche trattare di un¿arma a doppio taglio, dal momento che un¿eccessiva intesa tra i grandi operatori potrebbe essere lesiva per la concorrenza.
La Commissione tuttavia è giunta alla conclusione che ¿la condivisione delle reti non solleva in se il problema della concorrenza¿ma permetterà di offrire una copertura migliore e più rapida, soprattutto nelle zone periferiche e scarsamente popolate¿. Si legge ancora nel comunicato diffuso dalla UE che ¿¿la condivisione dei siti tra le aziende non limita la concorrenza, poiché il campo di applicazione dell¿accordo riguarda soltanto le infrastrutture di base. Il sistema merita inoltre di essere incoraggiato per motivi ecologici e sanitari da perseguire sia a livello nazionale che comunitario¿.
Dello stesso parere anche l¿Istituto europeo dell¿audiovisivo e delle telecomunicazioni (Idate): ¿la condivisione delle infrastrutture delle reti 3G interessa soprattutto i Paesi con un gran numero di concorrenti nel settore, i quali hanno pagato cifre considerevoli per le licenze¿¿.
In Gran Bretagna sono state assegnate 5 licenze per la terza generazione per un prezzo medio di 7,5 miliardi euro, ragion per cui la stessa operazione dovrebbe verificarsi in Germania, dove sono state acquistate sei licenze per 8,4 miliardi. La Reg TP, l¿autorità di regolazione tedesca, ha già comunque autorizzato nel 2001 (dietro specifiche condizioni) la condivisione delle reti.
Allo studio della Commissione anche altri progetti di condivisione in diversi Stati dell¿Unione: dai Paesi Bassi (5 licenze per 537 milioni di euro) all¿Italia (5 licenze a 2,4 miliardi di euro ciascuna).
In Svezia invece Telia Mobile e Tele2 hanno risolto il problema creando nel novembre 2002, una joint-venture – Svenska UMTS-nat AB ¿ che costruirà una rete UMTS comune a entrambi gli operatori.