Cannes, Placido polemico per l¿esclusione dalla Kermesse

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Polemico Michele Placido, che a margine della conferenza di presentazione di ¿Il posto dell¿anima¿, ha commentato ai giornalisti: ¿E” possibile che un film va a Cannes solo se &#232 morettiano?¿.

Placido ha lamentato la quasi assenza di opere italiane in concorso alla kermesse francese chiamando in causa il regista Nanni Moretti, vincitore della Palma d”Oro per ”La stanza del figlio” e il ruolo che avrebbe potuto esercitare sui giurati francesi.

Il film, interpretato da Michele Placido, oltre che da Silvio Orlando e Claudio Santamaria, &#232 diretto da Riccardo Milani, &#232 uscir&#224 nelle sale il 9 maggio.

”Il posto dell”anima” liberamente ispirato a fatti veramente accaduti, &#232 ambientato in un paesino del centro Italia, e nello specifico una fabbrica, filiale di una multinazionale americana che produce pneumatici, che improvvisamente chiude, gettando su una strada cinquecento operai. La vita dei tre protagonisti viene sconvolta, si perdono tutti i punti di riferimento, e fra lacerazioni e meschinit&#224 si disegna il destino gi&#224 scritto di un gruppo di persone ma anche di un ideale, di un”intera classe sociale.

Il film non &#232 piaciuto ai selezionatori del festival, ¿e ci hanno detto di no, ha spiegato il produttore Lionello Cerri.

¿Mi chiedo a questo punto – ha detto Placido come mai un film come questo non sia stato visto da Moretti per la programmazione al Sacher. Sono certo che se lui l”avesse visto sarebbe stato selezionato per il concorso. Ci sono certi meccanismi che mi sfuggono – ha continuato l”attore – ci sono cinque film francesi in concorso e l”unico regista a rappresentare l”Italia &#232 un personaggio che ricopre una carica istituzionale, Avati, che forse partecipa al festival al di l&#224 di tutto. Mentre film meno protetti di quello di Avati non ci vanno. Penso a Muccino o a Ozpetek. Proprio nel momento in cui il pubblico italiano ha riacquistato fiducia in noi. Questo mi fa indignare. E mi sorprende ancora di pi&#249 l”atteggiamento della stampa che a riguardo &#232 rimasta in silenzio¿, ha aggiunto Placido.

L¿attore ha poi spiegato che le sue critiche non erano rivolte al regista Pupi Avati, ¿Il mio – spiega Placido – era un discorso pi&#249 generale che riguardava tutti i film che avrebbero meritato di partecipare ma che purtroppo non sono stati presi in considerazione, come gli ultimi di Gabriele Muccino e Ferzan Ozpetek. Intendevo dire ¿ afferma ancora l¿attore – che sulla loro esclusione nessuno ha fatto polemiche¿.

Arriva subito la reazione di Giancarlo Leone, amministratore delegato di Rai Cinema, secondo il quale al Festival di Cannes e alla sua ¿piena e totale autonomia di giudizio¿ si deve il ¿massimo rispetto. Per questo, come co-produttori del film, non condividiamo le dichiarazioni di Placido verso cui rimane immutata la nostra profonda stima¿.

Leone ha poi aggiunto di capire il dispiacere di Placido per la mancata selezione a Cannes, dichiarando: ¿Rai Cinema &#232 co-produttore del film e per tanto ne siamo dispiaciuti anche noi. Ma le regole delle rassegne cinematografiche non possono essere chiamate in causa per questo, n&#233 tanto meno &#232 giusto mettere in dubbio la riconosciuta seriet&#224 professionale del Festival¿.

Arriva anche il commento di Avati, che afferma di essere amareggiato anche lui che a Cannes non siano stati presi altri film italiani. ¿Ma io non sono il selezionatore di Cannes ¿ ha detto Avati – . E chi conosce i meccanismi di selezione di questo festival sa che non &#232 possibile interferenza alcuna¿. Cos&#236 Pupi Avati, unico italiano in concorso a Cannes con ”Il cuore altrove”, ha replicato alle affermazioni di Michele Placido.

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