Europa
I principali protagonisti delle telecomunicazioni europee potranno veder migliorare i propri conti se continueranno ad adottare politiche finanziarie e strategie conservatrici. A dichiararlo, l¿agenzia di rating finanziari Standard and Poor¿s, in uno studio appena pubblicato.
L¿agenzia ha rilevato per il 2003 ¿segni incoraggianti¿ per quanto riguarda la qualità del credito e, dunque, dei bilanci dei maggiori operatori europei, dopo due anni caratterizzati da strategie innovative quanto azzardate.
Il biennio 1999-2001 ¿ anni di acquisizioni selvagge e investimenti colossali per il 3G – ha, infatti, eroso la qualità dei bilanci dei più importanti operatori europei, fiaccati inoltre dal calo delle entrate nella telefonia fissa e dalla liberalizzazione del mercato.
Nell¿ultimo anno, invece, tutti si sono concentrati su una politica di riduzione del debito e di miglioramento del profitto, destinata a aumentare la tesoreria nei prossimi mesi e, forse, anche sul lungo periodo.
Pian piano però le tlc europee stanno tornando a ¿solidi profitti¿ anche grazie ai servizi Internet grazie ai quali la telefonia fissa sta beneficiando di una ¿crescita potenziale significativa¿.
Per quanto riguarda invece la telefonia mobile, che permette di generare ¿un cash flow relativamente sostanziale¿il primo sostegno dai conti arriva con una posizione forte e stabile¿, ricordano gli analisti di Standard and Poor¿s che indicano, però, che i servizi mobili generano profitti soprattutto per gli incumbent.
Gli analisti restano comunque cauti per quanto riguarda il modello economico dell¿UMTS, a causa delle incertezze sulla capacità dei nuovi servizi di generare entrate sufficienti a compensare gli investimenti affrontati. La vera sfida, infatti, sarà aumentare il free cash flow, ¿¿il cui livello è ancora debole nonostante una lieve accelerazione alla fine dello scorso anno¿.