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Volano i ricavi della Mondadori, che ieri nell¿assemblea dei soci ha approvato il bilancio al 31 dicembre 2002 e confermato l¿ottimo rendimento per il primo trimestre 2003.
“I ricavi hanno fatto registrare una performance in linea con le previsioni attestandosi su livelli migliorativi rispetto all”analogo periodo dello scorso esercizio, nonostante la raccolta pubblicitaria sia partita anche per noi in salita per le indecisioni conseguenti in particolare al quadro internazionale”, ha detto infatti l”amministratore delegato Maurizio Costa nel corso dell”assemblea.
I soci hanno confermato alla guida del Gruppo Marina Berlusconi.
L”assemblea degli azionisti ha anche deciso l¿ampliamento del Cda, che da 10 passa a 12 membri. Sono stati cooptati Bruno Ermolli, Pasquale Cannatelli e Marco Spadaccini, mentre Claudio Sposito è uscito dal Consiglio.
Andando a guardare le cifre nel dettaglio, Mondadori ha chiuso il 2002 con un utile netto consolidato di 81,1 milioni di euro (+9,7%), un fatturato di 1.458,8 milioni di euro (-6,3%) e un margine operativo lordo di 208,5 milioni (-0,5%). L”assemblea ha inoltre approvato la distribuzione di un dividendo di 0,25 euro per azione pari ad un rendimento del 4%.
Per quel che riguarda la raccolta pubblicitaria, Costa in un comunicato della società dichiara che “siamo riusciti a fare meglio del mercato ma effettivamente qualche avvisaglia di serenità la si comincia a vedere solo adesso e solo tra qualche mese potremo valutare se effettivamente ci sarà una ripresa. Sappiamo – ha proseguito l”amministratore della Mondatori ¿ che le aziende non hanno ridotto i budget, ma nei momenti di incertezza, aspettano le situazioni che ritengono più opportune per fare questo tipo di investimenti. Contiamo, quindi, di beneficiare in un secondo tempo di questi soldi già stanziati”. Costa aggiunge che ¿Si inizia a vedere sul fronte pubblicitario qualche avvisaglia di maggiore serenità, anche se bisognerà aspettare ancora qualche mese per vedere veri segnali di ripresa¿.
Inoltre, durante l”assemblea è stato confermato il lancio della nuova testata economico-finanziaria della Mondadori, ¿Economy¿. “Un obiettivo ambizioso che punta a raggiungere a regime 100 mila copie di diffusione”, ha sottolineato Costa. La nuova testata, che verrà diretta da Paolo Madron, sarà abbinata in uscita con Panorama per le prime due settimane, per venire in seguito venduta da sola. Il nuovo settimanale debutterà nelle prime settimane di maggio, ha spiegato l” ad, “pensiamo ci sia spazio per una testata economica di grande livello. In Italia non c”è un Business Week o un Economist”, ha quindi ribadito sottolineando come Economy sia “un obiettivo ambizioso”.
“Il nostro obiettivo è crescere non solo nel core business dei libri e dei periodici, ma anche guardare alle opportunità di allargamento in Italia e all”estero”, ha detto Costa.
Per l”estero, Mondadori considera un modello l”esperienza greca di Attica Publications, di cui il gruppo ha rilevato a marzo il 20% del capitale con un”opzione per acquisire un ulteriore 20% entro 18 mesi. La società editoriale greca è presente anche in Ungheria, Romania e Bulgaria.
“Il nostro modello è avere partecipazioni anche significative in player già presenti in mercati che giudichiamo strategici”, ha spiegato Costa.
“Un altro modello che vorremmo concretizzare entro l”anno è lavorare all”estero tramite licensing”, ha aggiunto. ¿Attica ¿ dice ancora Costa – è una buona piattaforma per i paesi dell”Est, in particolare Ungheria, Romania e Bulgaria: la politica di espansione in questi mercati si è incentrata sul lancio di testate con un marchio forte, finalizzandosi da subito al raggiungimento di volumi di diffusione rilevanti¿.
Maurizio Costa ha ribadito il giudizio positivo per il disegno di legge Gasparri sul sistema editoriale italiano. “E” necessario dare maggiore flessibilità al mercato”, che deve essere regolato “in modo più chiaro”.
Il ddl Gasparri prevede tra l”altro la rimozione dei divieti agli incroci intersettoriali e l”adozione di un tetto del 20% del mercato integrato della comunicazione.
“In questo scenario, potremmo guardare con interesse i media contigui, non esclusi i quotidiani”, ha detto Costa al termine dell”assemblea.
Dopo la pubblicazione dei dati finanziari il titolo Mondadori ha chiuso ieri in lieve rialzo a 6,1277, poco sotto il massimo del 2003 di 6,52 segnato lo scorso 24 aprile.