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Yahoo, AOL e Microsoft, tre delle maggiori aziende hi tech mondiali, stanno per rivelare i dettagli di un accordo volto a combattere lo spam.
I tre giganti, acerrimi rivali in altri campi, uniranno le loro forze per arginare il più indisponente fenomeno dell¿era digitale contro cui finora niente è servito.
L¿iniziativa, rendono noto le aziende in un comunicato, è stata dettata dalla paura che la gente possa ricorrere a una drastica quanto disastrosa contromisura contro le eMail spazzatura, semplicemente smettendo di usare la posta elettronica. I messaggi pubblicitari non richiesti e che invadono giornalmente gli indirizzi eMail di tutto il mondo rappresentano, infatti, il 40% del totale della posta inoltrata.
A nulla sono valsi i vari tipi di filtri messi in commercio per aiutare gli utenti nella lotta alle mail spazzatura dietro cui, molto spesso, si nasconde l¿industria della pornografia o poco convincenti compagnie finanziarie. L¿Unione Europea sta intanto cercando di rendere illegale lo spam nei vari stati.
Già in febbraio, AOL e Microsoft avevano reso noto che avrebbero insieme interpellato le autorità governative, per chiedere pene che includessero anche la prigione per gli spammer che continueranno ad abusare della rete per inviare le proprie proposte commerciali.
AOL e MSN di Microsoft chiedono, inoltre, di poter accusare i trasgressori di furto e uso illecito di indirizzi elettronici e di comminare multe tanto salate da ridurre gli spammer sul lastrico.
Secondo i dati forniti, AOL blocca ogni giorno oltre 780 milioni di ¿junk mail¿ (mail spazzatura), 100 milioni in più di quelle che invia ai propri utenti. ¿Anch¿io ricevo di queste mail– dice il CEO di AOL Jonathan F. Miller ¿ e sono stufo, come tutti i nostri clienti¿.
I dirigenti Microsoft ¿ che bloccano almeno 22 mail al giorno per utente – credono che la causa sia da ricercarsi nei bassi costi di invio (1.000 eMail hanno il prezzo di 5 dollari, un milione di indirizzi alla settimana costa 40 dollari al mese ndr) che ne fanno un business profittevole anche se a rispondere è una vittima su 100.000.
L¿accordo tra i tre giganti è comunque un¿iniziativa senza precedenti che mira a combattere il fenomeno su tutti i fronti con misure di prevenzione, intervento e standardizzazione comuni, ma anche con strumenti individuali: AOL nell¿ultimo mese ha già denunciato cinque aziende accusate di aver inviato oltre un miliardo di messaggi indesiderati.
I danni provocati da quella che è considerata orma una ¿minaccia fantasma¿ ¿ la maggior parte delle compagnie segnalate fa capo a nomi fittizi o indirizzi elettronici temporanei ¿ sono stati stimati intorno ai 10 miliardi di euro
Larry Grothaus, lead product manager di MSN, dice: ¿Crediamo che la combinazione tra strumenti tecnologici, iniziative industriali e normative più rigide possa dare risultati positivi. Una parte importante sarà fatta dalla cooperazione tra le aziende, che cominciano a unire le proprie forze¿.
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