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La polizia australiana ha oscurato un sito Internet e arrestato tre studenti per violazione delle leggi sul diritto d¿autore. I tre giovani ¿ due australiani di 19 e 20 anni e un malese di 20 anni ¿ sono accusati di aver creato e gestito il sito MP3 WMA Land, su cui gl¿internauti potevano tranquillamente reperire e scaricare gratuitamente file e video musicali.
Tony Negus, ufficiale della polizia australiana, ha reso noto che il sito conteneva link a centinaia di MP3, file digitali, interi album e singoli di proprietà delle maggiori etichette discografiche mondiali: Universal Music, Sony Music Entertainment, Warner Music, BMG e EMI. I files erano ospitati nei computer delle università.
La truffa sarebbe costata alle major una cifra compresa tra i 37 e i 44 milioni di dollari ma, assicurano le autorità, ¿¿siamo ad un punto di svolta. L¿arresto dei tre ragazzi è un chiaro messaggio ai pirati del Web, che non possono più nascondersi dietro la mitologia di Internet come spazio dove tutto è consentito. Chi scarica musica illegalmente dalla rete non compie altro che una nuova forma di furto¿.
La polizia australiana sta combattendo una feroce battaglia contro la pirateria musicale su Internet: la legge prevede per i trasgressori 5 anni di prigione e multe fino a 37.000 dollari.
I tre studenti arrestati sono usciti su cauzione dovranno presentarsi in tribunale a metà maggio.
L¿industria del disco, rappresentata dalla Federazione internazionale dell¿Industria Fonografica (IFPI) mette intanto l¿accento sui danni provocati al settore dalla pirateria su Internet: per il terzo anno consecutivo, infatti, le vendite degli album sono calate e quest¿anno il ribasso si attesta al 10%. L¿oscuramento di Napster, nel giugno 2001, è stato un fatto meramente simbolico dicono le associazioni.
Il filesharing su Internet continua su altri siti ¿ come Kazaa, già portato davanti al tribunale o Aimster ¿ così come continua la riproduzione illegale di Cd.
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