Europa
L”inchiesta triennale della Commissione Europea sulle tariffe del roaming, ossia il sistema che consente agli utenti di utilizzare i cellulari all”estero, non produrrà risultati prima di agosto. Un ostacolo che potrebbe danneggiare i piani del Commissario alla concorrenza Mario Monti per tagliare i costi delle chiamate dai telefonini da Paesi esteri.
L¿indiscrezione sui ritardi nella conclusione dell¿inchiesta della Ue viene riportata dal ¿Financial Times¿, il quale informa che lo slittamento interessa tutte le società di telefonia mobile in Gran Bretagna e Germania (tra queste ci sono Vodafone e T-Mobile), ed è dovuto, secondo fonti informate, alla complessità del caso e alla necessità di renderlo legalmente sicuro.
Le società di telefonia mobile rischiano una pesante multa se risulteranno colpevoli di aver gonfiato artificialmente i prezzi. Secondo il quotidiano inglese, comunque, tutte le compagnie coinvolte negano di aver violato la legge sulla concorrenza con le tariffe del roaming.
Lo scorso anno il Commissario Mario Monti aveva definito una priorità il roaming, affermando che la Commissione intendeva ¿intraprendere un”azione concreta¿. Malgrado la procedura marci a rilento, gli operatori di telefonia mobile hanno di che preoccuparsi: la nuova normativa per il settore delle telecomunicazioni europee conferirà al dipartimento delle tlc della Commissione il diritto di decidere sui casi che riguardano 18 aree specifiche, o ¿mercati rilevanti¿ – tra cui figura anche il roaming -, finora affidati alle autorità di controllo nazionali.