Italia
Si chiuderà in questa settimana la prima fase di trattative per la vendita di Seat Pagine Gialle da parte di Telecom Italia (TI). Al data room hanno partecipato quattro cordate di fondi d¿investimento: Bc Partners con Permira, Cvc e Investitori Associati; Hicks Muse Tate & Furst insieme ad Apax Partners;Carlyle con Thomas H. Lee e Providence Equity Partners; infine Kkr con Blackstone e Texas Pacific.
La scissione del ramo dell¿ azienda che si occupa dell”attività di directories a favore di una società di nuova costituzione e la creazione di due società indipendenti ad occuparsi di editoria la prima e di contenuti Internet e televisivi la seconda,
Secondo le indiscrezioni il montante dell¿operazione si aggirerebbe intorno 4,8-5,3 miliardi di euro, per una divisione che da sola vale il 90% della pubblicità destinata agli annuari ed è ben piazzata nel mercato inglese ¿ le directory Thomson controllano il 14% del mercato dietro le Yellow Pages ¿ e in quello tedesco, con Telegate al 30% e quotata alla Borsa di Francoforte.
Telecom Italia non è comunque l¿unica azienda a mettere in vendita la divisione delle directories, che rimane un business molto allettante per le società d¿investimento. Hicks Muse Tate & Furst insieme ad Apax Partners hanno già comprato Yell da British Telecom per 3,3 miliardi di dollari. Altri due fondi, la britannica 3i Group e la statunitense Veronis Suhler sono in piena campagna di espansione, attratte dai ricavi pubblicitari provenienti dal business degli elenchi. Le due società, che lo scorso anno hanno acquistato directories in Olanda e Finlandia, intendono creare un network paneuropeo e sono perciò in trattative con Verizon Communications, intenzionata a liberarsi delle attività non-core sul mercato europeo.
Verizon starebbe infatti per la cedere le proprie quote nell¿austriaca Herold Buisiness Data (controllata con Telekom Austria) e in Mediatel, che gestisce le Pagine Gialle nella Repubblica Ceca e Slovacchia. La maggiore compagnia telefonica mobile Usa, schiacciata da un debito di 54 miliardi di dollari, sarebbe pronta a vendere anche le partecipazioni in Polonia ¿ dove è presente con Polskie Ksiazki Telefoniczne – e Ungheria.