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Il WiMax è diventato la nuova bomba a orologeria dell¿industria delle telecomunicazioni, anche se le opinioni riguardo l¿effettivo appeal della tecnologia sono ancora contrastanti. L¿entusiasmo scatenatosi attorno alla prossima generazione del Wi-Fi è giustificato o condurrà ad una nuova bolla hi tech?
Di sicuro c¿è che se le aspettative saranno confermate, la combinazione tra Wi-Fi, WiMax e 802.20 (detto anche ¿MobileFi¿, da Mobile Fidelity) avrà un impatto enorme sul mondo dei servizi a banda larga e sugli attuali modelli di business dei fornitori di servizi.
Se infatti il WiMax ¿ che garantisce l¿interoperabilità tra apparati di fornitori multipli ¿ avrà poco impatto sul mercato della telefonia mobile, la prossima generazione di WMAN, secondo lo standard IEEE 802.20, è proposta proprio per soddisfare i bisogni del mercato ¿automotive¿ in concorrenza con i sistemi cellulari a larga banda, UMTS e loro estensioni per aumentarne la capacità (il sistema HSDPA ¿High Speed Downlink Packet Access- incrementa la capacità del canale downlink UMTS da 2 a 10 Mbit/s e oltre, fino a 30 Mbit/s).
Il potenziale del servizio, che combina connettività dati fisso e mobile, renderà la tecnologia molto attraente sia a livello business che residenziale.
Queste considerazioni sollevano, come è ovvio, importanti questioni relative alla futura convivenza dei diversi standard di comunicazione wireless e ancora una volta, uno studio – ¿Wi-Fi, WiMAX and 802.20 – The Disruptive Potential of Wireless Broadband¿ ¿ pone l¿accento sulla competizione tra queste tecnologie e il costosissimo 3G.
Quale sarà l¿impatto di queste nuove tecnologie di accesso sul mercato della trasmissione dati via cellulare e sull¿intera catena di valore? Come faranno gli operatori broadband e mobili a inserire il WiMax nei propri business senza cannibalizzare le attuali entrate?
Lo studio, realizzato da BWCS e Senza Fili Consulting, conclude che le nuove tecnologie di accesso broadband basate sullo standard 802 hanno il potenziale per creare nuovi servizi che trascendono gli attuali modelli di business DSL, via cavo e 3G.
E anche se questa visione è in anticipo di almeno 5 anni, l¿autore del rapporto, Monica Paolini avverte i service provider di mettersi in corsa fin da subito per trarre vantaggio dalle evoluzioni della connettività wireless a banda larga (BWA).
Se infatti c¿è ancora del lavoro da fare sugli standard e la loro interoperabilità, c¿è già grande movimento intorno alle tecnologie BWA, al WiMax in particolare.
I service provider, dunque, devono iniziare a decidere fin da ora le loro strategie di mercato in modo da poter cavalcare l¿onda quando i primi prodotti arriveranno sul mercato.
Alcuni di loro ¿ negli Usa, in Gran Bretagna e in Corea del Sud ¿ stanno già testando le tecnologie pre-Wimax e pre-802.20 per offrire servizi a banda larga in alcune zone rurali e metropolitane.
Secondo lo studio, nel 2009 saranno almeno 10 milioni gli abbonati ai servizi di accesso a banda larga wireless. Di questi la maggior parte saranno utenti mobili business.
Nello stesso periodo, in Europa gli hot spot (i punti di accesso a Internet mobile) saranno 174 mila e genereranno profitti per 898 milioni di dollari.
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