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L¿industria hi-tech sta sottovalutando il problema delle intrusioni degli hacker nei sistemi operativi dei vari governi che, nel periodo corrispondente alla guerra contro l¿Iraq, hanno subito un¿ulteriore impennata.
¿E¿ una questione che non ha ricevuto abbastanza attenzione¿, ha detto Art Coviello, presidente di RSA Security durante la decima conferenza sulla sicurezza.
Anche l¿adviser per la sicurezza informatica della Casa Bianca, Howard Schmidt, ha sottolineato l¿urgenza di seri provvedimenti riguardo gli attacchi dei sempre più scaltri pirati informatici. ¿¿Siamo costantemente al lavoro per migliorare la sicurezza delle reti e quindi dei cittadini, ma siamo ancora molto lenti nell¿attuazione delle migliorie, nonostante gli sforzi fatti nella ricerca di nuovi sistemi di sicurezza¿.
C¿è molto facile allarmismo, molte volte sono stati preannunciati attacchi che avrebbero messo Ko le reti mondiali. Gli attacchi ci sono stati, non sono stati poi così distruttivi ma resta il problema che va affrontato non soltanto con mere dichiarazioni d¿intenti. Come le valanghe di piani per la sicurezza del cyber spazio, rivelati subito dopo gli attentai terroristici alle Torri Gemelle. ¿Attualmente i governi sono molto preoccupati per le armi di distruzione di massa¿, dice Russ Cooper della società TruSecure. ¿Il risultato è che siamo terribilmente indietro per quel che riguarda la sicurezza delle nostre reti¿.
La crisi del settore hi-tech con i conseguenti tagli alle spese, unita alla mancanza di regole chiare fanno della rete un territorio molto vulnerabile agli attacchi degli hacker che non smettono mai di evolversi e trovare nuovi modi per mettere in difficoltà le autorità di tutto il mondo.
Secondo gli ultimi dati forniti dall¿FBI gli ¿incidenti informatici¿ sono più che triplicati negli ultimi anni, passando dai 9.859 del 1999 ai 52.658 del 2001. Nell¿ultimo anno poi, sono aumentate in modo vertiginoso le truffe riguardanti le carte di credito e gli attacchi di tipo DoS (Denial of Service).