Italia
Botta e risposta tra il Ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri e l¿assessore al bilancio del comune di Roma, Marco Causi che aveva richiesto l¿intervento del governo per risolvere i problemi di Atlanet e Ipse 2000, società di telecomunicazioni partecipate dall¿azienda energetica romana Acea (Azienda Comunale Energia e Ambiente).
Secondo Gasparri, infatti, non è giusto chiedere l¿intervento delle istituzioni per riparare agli errori altrui: ¿¿Acea, costituendo insieme ad altri partner la società Atlanet, ha creato illusioni con annunci clamorosi. Poi si è rivelata poco abile quando si è trattato di programmare in modo razionale lo sviluppo delle tlc. Così ha anche messo a repentaglio la conservazione dei posti di lavoro¿.
Gasparri invoca il rispetto di quanto stabilito al momento dell¿assegnazione delle licenze per il 3G e anche dai governi precedenti e ricorda che il caso di Blu (acquistato da Tim e poi suddiviso tra gli altri operatori ndr) è stato risolto proprio perché ¿¿sono state rispettate le regole vigenti¿.
Le richieste di Causi, conclude Gasparri, non sono realizzabili nei termini indicati dall¿assessore. ¿Piuttosto Acea e il comune di Roma si assumano le proprie responsabilità, pensino al destino occupazionale dei dipendenti e controllino la destinazione degli investimenti fatti¿.
Non si è fatta attendere la risposta di Causi che ha dichiarato che il Comune di Roma non intendeva chiedere alcun favoritismo, né tanto meno contravvenire alle regole nazionali e comunitarie. ””Voglio rassicurare il ministro Gasparri – ha detto l”assessore – nel mio intervento di ieri in Consiglio Comunale non volevo in alcun modo invocare soluzioni di comodo. Ho solo auspicato una soluzione positiva simile a quella che è stata trovata nel caso di Blu, nel pieno rispetto delle regole vigenti¿.
Sia l¿azienda che il Comune di Roma, conclude Causi, ¿¿si sono assunti e si assumeranno fino in fondo le loro responsabilità, come dimostrano le scelte di bilancio dell”azienda, avendo soprattutto a cuore la difesa e il rafforzamento del patrimonio industriale e occupazionale rappresentato dalla presenza degli operatori del settore delle telecomunicazioni sul territorio romano¿.