Reuters, il Gruppo britannico di media e servizi finanziari, ha annunciato oggi un ribasso del 10% del proprio fatturato per il primo trimestre 2003, a 670 milioni di sterline (985,3 milioni di euro).
Secondo le previsioni della società questo calo aumenterà nell¿anno.
I dati non comprendono i risultati della sua filiale americana di brokeraggio on line Instinet, che pubblicherà i propri dati di bilancio il 22 aprile.
La notizia è stata data da Rueters in un comunicato diramato alla stampa.
Il Gruppo prevede un fatturato in recesso dell¿11% per il secondo trimestre 2003, in rapporto allo stesso periodo dell¿esercizio precedente, e un ribasso tra il 10 e il 12% per tutto l¿anno.
Se teniamo in conto anche gli effetti del tasso di cambio, il riabbasso del fatturato del primo trimestre arriva al 12%, per la svalutazione del dollaro, ha dichiarato Reuters, che nel mese di febbraio ha registrato i peggiori risultati della sua storia e annunciato il licenziamento di 3.000 dipendenti.
Le entrate dagli abbonamenti, che rappresentano il 93% del fatturato di Reuters si sono ridotti del 9,1% a 624 milioni. Il numero degli utenti è sceso del 17% nell¿anno.
Le entrate della divisione Media si sono levate a 75 milioni, in calo però anche per questo settore gli abbonamenti.
In ogni caso, il Gruppo ha notato nel primo trimestre ¿un miglioramento significativo delle vendite e anche una aumentata richiesta di abbonamenti, grazie soprattutto all¿informazione dalla guerra in Iraq, molto apprezzata dal pubblico¿.
Reuters ha perso anche un giornalista a Baghdad: un cameraman ucraino di 35 anni, caduto sotto i colpi di un carro armato americano.