Nascerà entro luglio la Fondazione Meucci. Avrà il compito di regolare i domini internet .it

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Dopo aver tributato gli onori all¿inventore della radio, Guglielmo Marconi, il ministero delle Comunicazioni vuole ricordare le memoria di un altro grande italiano, Antonio Meucci, a cui si deve una delle invenzioni che hanno cambiato il nostro modo di vivere e di comunicare: il telefono. Entro luglio, infatti, vedr&#224 la luce la Fondazione Meucci, nuovo organismo che si occuper&#224 di stabilire le regole per la gestione dei domini .it e che potr&#224, tra l”altro, intervenire nei casi di contenzioso per un indirizzo Internet. Il progetto &#232 del ministero delle Comunicazioni, che conta di poter dare il via alla Fondazione entro l”avvio del semestre di presidenza italiana dell”Unione europea.

Il nuovo organismo avr&#224 competenze nella gestione delle regole e dei domini, accorpando

alcune delle funzioni attualmente svolte dalla Naming authority italiana e dalla Registration authority italiana. Tra le sue funzioni ci sar&#224 anche quella di decidere a chi andr&#224 un determinato indirizzo Web, mettendo fine una volta per tutte alle dispute su chi pu&#242 ¿impossessarsi¿ di marchi d”azienda, nomi celebri, citt&#224, luoghi geografici. Si tratter&#224, in ogni caso, di una sorta di ¿gran giur&#236¿, dal momento che le competenze sui vari gradi di giudizio resteranno comunque alla magistratura.

La Fondazione, comunque, avr&#224 un ruolo limitato ai soli domini .it, dal momento che quelle sull¿estensione .com rimangono nelle mani dell”Icann.

Il provvedimento per la nascita della Fondazione Meucci &#232 attualmente allo studio degli uffici legislativi dei gabinetti del ministero dell”Innovazione e di quello dell”Istruzione, universit&#224 e ricerca. Secondo quanto si &#232 appreso, la Fondazione sar&#224 costituita da un consiglio di amministrazione composto da sette membri a maggioranza nominati dal governo e da un comitato tecnico, di 15 persone, che invece vedr&#224 rappresentato il mondo della ricerca e del pianeta Internet (provider, operatori e ¿manteiner¿). Il Cda, che dovrebbe esprimere al suo interno il presidente della

stessa Fondazione, si occuper&#224 della gestione amministrativa del nuovo soggetto, mentre il comitato tecnico scriver&#224 le regole per l”assegnazione dei domini e la gestione dei server. La Fondazione, che dovrebbe avere sede a Roma, non godr&#224 di un finanziamento specifico, ma si autofinanzier&#224 tramite la gestione dei contributi derivanti dalla registrazione dei domini Internet. Si

tratta di circa 5 euro l”anno per i ¿manteiner¿, i rivenditori all”ingrosso degli stessi domini, che poi li girano agli utenti finali a circa 25 euro.

Alla decisione di dare vita a uno specifico organismo per la gestione dei domini .it si &#232 arrivati nell”ambito del comitato esecutivo della Naming authority, che ha espresso a pi&#249 riprese l”esigenza di un riconoscimento. E¿ stato perci&#242 istituito un tavolo tecnico al ministero, che ha cominciato a lavorare sulla costituzione della Fondazione, un soggetto terzo che rappresenti Naming authority, Registration authority e Governo.

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