Italia
Il Ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri è intervenuto sulla decisione del Cda della Rai di non concedere la diretta Tv per eventi politici.
Il ministro ha fatto sapere che l¿importante è ¿avere, come ho sempre auspicato, una regola omogenea, valida per tutti¿.
¿Non compete al governo decidere di queste cose – ha aggiunto, parlando a margine di un convegno organizzato da Smau sui servizi mobili di nuova generazione – compete certamente alla Rai, alla Commissione di vigilanza che so che se ne è occupata e ha emesso una sua direttiva. Il Cda della Rai – ha continuato – ha discusso con il direttore generale di questa cosa e ha deciso all”unanimità. L”importante, ripeto, è che la regola sia tendenzialmente omogenea¿.
Secondo il ministro, la decisione non penalizza l¿informazione: ¿la Rai ha le reti in chiaro, il satellite, le radio, insomma la copertura di grandi eventi è ampiamente assicurata. Quando ci fu la manifestazione per la pace qualche settimana fa, e non fu concessa la diretta – ha ricordato Gasparri – la Rai dedicò all”iniziativa tre ore e mezza di spazi, la Bbc 30 minuti, benché anche a Londra ci fosse stata la manifestazione¿.
A suo giudizio, l¿importante ¿è informare, dare voce a tutti. In questa ottica la diretta non è un problema, il problema è l”informazione sui contenuti delle iniziative e mi pare la Rai lo abbia fatto con spazi informativi dieci volte superiori alla Bbc¿.
Intanto il direttore del Tg3, Antonio Di Bella, ha formalizzato al direttore generale della Rai, Flavio Cattaneo, la richiesta di seguire con uno speciale curato da Raitre e Tg3 la manifestazione pacifista che si terrà sabato a Roma. Di Bella, d”accordo con il direttore di Raitre, Paolo Ruffini, ha proposto uno speciale in cui, oltre alle finestre in diretta gestite dagli inviati del Tg3 nel corteo, ci sarebbe un dibattito in studio per assicurare la presenza di tutte le posizioni in campo.
Alla richiesta di Di Bella, Cattaneo ha deciso di attendere fino all¿incontro decisivo tra la direzione generale, il direttore del Tg3, il direttore di Raitre per definire la questione.