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La spettacolare alba che Nabila Akbari ha scelto come screensaver per il suo pc, sembra la materializzazione delle speranze degli studenti dell¿Università di Kabul, che sognano per la loro terra martoriata, un nuovo inizio lontano dagli incubi del regime talebano prima e della guerra poi.
Soltanto un anno fa sarebbe stato impensabile per Nabila anche solo uscire di casa, ora studia Information Technology ed è parte integrante di una nuova generazione di talenti informatici, su cui il governo punta per la rinascita civile e culturale dell¿Afghanistan.
Nabila è, infatti, una delle 6 giovani afgane istruite per conseguire le patenti industriali sulle reti informatiche nel loro paese insieme ad altri 11 ragazzi.
L¿assenza di personale specializzato nel paese è drammatica: gli oltre due decenni di guerra hanno praticamente reso impossibile, in Afghanistan, la nascita della cultura informatica e di Internet. Sono in molte, però, le aziende occidentali interessate a colmare il gap e a guidare il Paese nell¿era digitale.Tra esse la Cisco System, che ha organizzato, con il patrocinio dell¿ONU, il corso seguito da Nabila.
La digitalizzazione del Paese è, infatti, un¿opportunità soprattutto per le ragazze che sognano di poter trasmettere nell¿immediato futuro, la loro conoscenza agli altri afgani, ¿soprattutto alle donne¿, dice Nabila.
¿Il mio messaggio per le donne afghane è di imparare il più possibile ad usare il computer¿è essenziale per tutti prendere coscienza dell¿importanza della tecnologia e gli uomini dovrebbero permettere alle donne di apprenderla¿, dice Rita Dorani, che ha partecipato al corso insieme a Nabila.
Durante il regime talebano, alle donne era vietata qualsiasi forma di educazione fuori dalla propria casa e anche ora che si è insediato il governo di Hamid Karzai, la loro situazione – soprattutto nelle province ¿ rimane di forte sottomissione.
Marc Lepade, direttore del Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP), dichiara che il progetto già avviato insieme a Cisco, verrà esteso anche nelle province occidentali, dove il governo ha imposto nuovamente restrizioni ai diritti delle donne. L¿obiettivo è quello di formare 200 persone entro la fine dell¿anno.