Mondo
Microsoft, Gruppo informatico di Bill Gates, prosegue nella sua strategia di invasione del settore dell¿intrattenimento.
La società di Redmond ha deciso di lanciarsi nel mercato del cinema digitale.
Dopo la musica, Microsoft punta adesso al cinema, perfezionando il suo programma Windows Media Services 9 Series.
Grazie a questo software, un gestore di cinema che si dota di un semplice pc e di un proiettore specifico può offrire ai suoi clienti un film in risoluzione digitale.
Xavier Bringué, responsabile della divisione media per Microsoft, spiega che ¿¿Il digitale permette di aprire i cinema ad altri generi, come la proiezione di concerti, di seminari universitari o avvenimenti sportivi con pubblicità gestita in tempo reale¿.
La grande rivoluzione del cinema digitale, come sostiene Microsoft, punta essenzialmente a queste nuove possibilità.
Il Gruppo di Bill Gates sottolinea che si tratta essenzialmente ¿di un vero cambiamento nel modello di business per i gestori delle sale cinematografiche che hanno l¿opportunità di diversificare la loro attività, realizzando dei nuovi profitti grazie al digitale¿.
Un discorso che può stupire quando si sa che il principale freno alla digitalizzazione delle sale cinematografiche è principalmente di tipo finanziario.
Dato confermato dal fatto che le sale cinematografiche dotate di sistemi di proiezione digitale sono solo una sessantina nel mondo, su un totale di 160.000 sale tradizionali.
Inutile dire che il costo dell¿equipaggiamento, dei server digitali e dei proiettori resta proibitivo.
Un server che permette di trasmettere in digitale costa tra i 40.000 e i 100.000 euro, secondo la qualità. Il proiettore arriva a 150. 000 euro.
Il software proposto da Microsoft, secondo Xavier Bringué, permetterebbe di ridurre notevolmente i costi, ¿E¿ sufficiente un computer che supporti una scheda audio capace di gestire il suono su canali multipli¿, con una spesa di soli 2.500 euro.
E¿ poi necessario che la sala cinematografica si doti di un proiettore digitale.
Microsoft sta lavorando, in questo senso, con delle società come Texas Instruments, per far abbassare il prezzo dei proiettori. La concorrenza, dovrebbe poi fare il resto, spingendo al ribasso i prezzi.
Dovrebbe poi esserci una riduzione anche nei costi delle copie.
Per un film su pellicola, il processo di copia arriva a costare tra i 1.200 e i 2.200 euro per unità e per sala. Con il digitale, fare una copia non costerà praticamente niente, con il vantaggio che la qualità non viene mai meno.
L¿evoluzione verso questa nuova tecnologia sembra ormai ineluttabile.