Italia
Stamane il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge presentato dal ministro Stanca su ¿Disposizioni per favorire l¿accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici¿. Nel disegno di legge vengono di fatto recepiti alcuni dei punti più qualificanti della proposta di legge Campa-Palmieri.
Accogliamo perciò con grande soddisfazione l¿iniziativa del ministro Stanca, perché esprime l¿attenzione e la sensibilità anche del governo, nella sua collegialità, verso i temi della disabilità e del suo rapporto con le nuove tecnologie e con internet in particolare.Il Parlamento ha già espresso al proprio interno un sentimento di grande partecipazione, come è dimostrato dalle firme di oltre 140 parlamentari, appartenenti a tutti gli schieramenti politici, dall¿estrema destra all¿estrema sinistra, che nel corso delle ultime settimane hanno via via firmato la proposta di legge Campa-Palmieri. Si è trattato di un fenomeno non usuale di convergenza su temi sui quali si mette in discussione il grado stesso di civiltà di un Paese.
Ed il Paese ha risposto con partecipazione.
La campagna lanciata da Puntoit e Key4biz.it ha registrato nei suoi primi 50 giorni una partecipazione entusiasmante. Decine e decine di associazioni provenienti dal mondo del sociale si sono precipitate ad esprimere il proprio sostegno alla Campa-Palmieri. Ma il dato più rilevante è quello delle imprese e delle sue associazioni del mondo ICT e degli enti di ricerca che hanno dato la propria adesione, con una numerosità, una qualità di presenza ed una rappresentatività dei vari segmenti industriali.
Una circostanza quasi senza precedenti per il Paese: un Paese che sta cambiando davvero.Ecco perché siamo contenti e soddisfatti che anche il Ministero dell¿Innovazione abbia in sostanza fatto propri principi e motivazioni che hanno ispirato anche la campagna a sostegno della Campa-Palmieri.
I punti di forza della Campa-Palmieri?
Essenzialmente due.
Innanzitutto un testo di legge semplice ed asciutto. Essenziale. Ma con riferimenti chiari ed inequivocabili ai criteri di accessibilità dei siti, così come definiti dal Consorzio W3C, indicati come Magna Charta di riferimento anche dai parlamentari di tutti gli altri Paesi europei che si stanno affrettando ad approvare anch¿essi analoghe misure.Il riferimento agli standard del Consorzio W3C è importantissimo perché tale Consorzio è promotore, sviluppatore e custode degli standard internazionali de facto che connotano l¿accessibilità.
Ecco, e qui non si comprende il mancato riferimento a tali standard nel Disegno di legge del ministro Stanca, come pure la necessità di fare ricorso ad un successivo decreto che stabilisca termini e modalità che qualificano l¿accessibilità(quando è già tutto disponibile!) einfine come il ricorso a standard internazionali possa essere appena accennato,prevedendone peraltro l”uso solo con una¿¿. una certa flessibilità¿. Così come non si capisce l¿istituzione del cosiddetto ¿bollino blu¿, che appare destinato ad una certa arbitrarietà di assegnazione.
D¿altra parte i dibattiti parlamentari che accompagnano l¿approvazione delle leggi servono proprio a questo.E contiamo che tutto ciò possa contribuire ulteriormente a rafforzare una strada già imboccata, che necessita di tempi rapidi di approvazione e di certezze normative che possano rappresentare un modello anche per il resto d¿Europa.
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