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Non sono buone le previsioni di America Online, il primo Isp al mondo, per gli abbonamenti a bassa velocità. Continuano, infatti, a regredire dopo un primo ribasso nel quarto trimestre 2002.
E¿ la stessa divisione Internet di AOL Time Warner a dichiararlo, in un documento depositato presso l¿Autorità di Borsa americana.
Questa previsione evidenzia uno dei grossi problemi che riguarda i fornitori d¿accessi Internet e sottolinea la necessità dello sviluppo dei servizi d¿accesso a banda larga.
Youssef Squali, un¿analista di FAC/Equities, ha dichiarato ¿Noi riteniamo che il Gruppo perderà circa 250.000 abbonati in questo trimestre e un milione sull¿intero anno (¿) stessa sorte spetterà a MSN (Microsoft) e EarthLink¿.
AOL contava 26,5 milioni di abbonati negli Stati Uniti alla fine dello scorso anno, 25,2 l¿anno prima e 26,7 milioni il 30 settembre 2002, secondo quanto riporta il documento depositato.
Il Gruppo ha inoltre investito grossi fondi, avviando anche una campagna promozionale da 35 milioni di dollari, in una nuova offerta broadband permettendo ai propri abbonati di consultare le loro mail su America Online anche quando questi ultimi utilizzano il servizio di un altro Isp.
Intanto, secondo alcune indiscrezioni di stampa, la casa discografica EMI e i fondi di investimento Blackstone Group avrebbero avviato delle discussioni informali con AOL Time Warner per il riscatto di Warner Music.
Alcune fonti, che hanno chiesto di restare anonime, ritengono che AOL TW, che non avrebbe ancora deciso se vendere l¿asset, stimerebbe l¿attività in un miliardo di dollari.
AOL TW potrebbe ottenere un prezzo più elevato dall¿operazione cedendo anche gli uffici.
Soluzione questa, che renderebbe l¿operazione accettabile all¿Autorità alla Concorrenza.
Anche Sony e BMG sarebbero interessate ad acquisire alcune quote di Warner Music. Pare, inoltre, che Rupert Murdoch e altri fondi di investimento come T.H. Lee e Cinven potrebbero sostenere il progetto di EMI.