Italia
Il presidente dell¿Autorità per le Comunicazioni, Enzo Cheli, rilancia il segnale d¿allarme che proviene dagli operatori di tlc alternativi: la crisi del mercato rischia di portare a un oligopolio, anzi ¿ dice Cheli – ¿per qualche analista più pessimista addirittura a un ritorno dei monopoli¿.
Intervenendo alla presentazione di un corso di perfezionamento in tutela della concorrenza ed economia della regolamentazione istituito dalla facoltà di Economia dell”Università Federico II di Napoli, Cheli ha affermato che ¿oggi il mercato delle telecomunicazioni attraversa una fase di difficoltà, crisi e recessione. Ristagnano gli investimenti e si delineano all”orizzonte nuovi processi concentrativi e la nascita di nuovi oligopoli, non facili da controllare da parte delle Autorità nazionali¿. Cheli ha evidenziato che il ritorno al monopolio paventato da alcuni analisti riguarda soprattutto il mercato della larga banda, di Internet e dei servizi convergenti, ¿che sarebbe favorito sottobanco da decisi orientamenti degli ex monopolisti che si starebbero coordinando e tenderebbero a recuperare le quote di mercato che hanno perso o stanno perdendo nei servizi tradizionali bloccando l”ingresso dei nuovi operatori sulle nuove tecnologie e sui nuovi servizi¿.
Per Cheli, comunque, se ¿la crisi congiunturale del mercato porta alla rinascita degli oligopoli, alla distanza le tendenze strutturali sono irreversibili e si dovranno affermare. Se vogliamo ridurre i tempi della crisi e accelerare la ripresa, la prima esigenza in questa fase – ha concluso – è di rafforzare la vigilanza, attraverso un monitoraggio sui costi e sui servizi, cioè i punti sui quali di solito la concorrenza s¿inceppa¿.
Ma non ci sono solo ombre nell¿analisi del Presidente dell¿Authority, che commentando la sperimentazione dell”unbundling del local loop (l”ultimo miglio),che ha interessato 200mila persone in Italia, ha affermato: ¿la cifra non è impressionante, ma è comunque la seconda in Europa”.
Cheli ha poi tracciato un bilancio dei cinque anni di liberalizzazione nel mercato delle comunicazioni in Italia: ¿Abbiamo rilasciato 200 licenze a operatori di telefonia – ha spiegato – forse troppe, dato che oggettivamente alcuni operatori sono in difficoltà. I clienti che hanno abbandonato l”operatore dominante sono 3 milioni¿.
Secondo Cheli, la quota di mercato di Telecom Italia nella telefonia è al sotto dell”80% e in alcuni settori, come quello internazionale, si abbassa fino al 50%. Sono numeri che a suo giudizio dimostrano come la velocità di apertura nel mercato nel nostro Paese è stata più accentuata che in altri Paesi dell”Unione, e il ¿risultato finale della concorrenza è quello che in quadro di tariffe in crescita per tutti i servizi, quelle telefoniche sono scese del 30%¿.