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Secondo l¿ultimo studio di Forrester Research, ¿Can Microsoft Be Secure?¿, il 70% degli esperti di sicurezza informatica non ritengono sicuri i software della Microsoft.
Il 77% degli intervistati ¿ membri delle 35 maggiori aziende di Information Technology (IT) ¿ ha dichiarato che la sicurezza dei software è essenziale e l¿89% usa i software Microsoft per le operazioni cruciali.
Dallo studio emerge che poco più della metà delle compagnie colpite da virus informatici dannosi ha modificato il proprio uso dei software adibiti alla sicurezza delle Reti informatiche, mentre la maggior parte delle altre, anche dopo ripetuti attacchi, non ha ancora pianificato innovazioni ai propri sistemi. Laura Koetzle, analista di Forrester, commenta che sono ancora troppo poche le aziende che si assumono la responsabilità di aumentare il grado di sicurezza dei sistemi Microsoft.
Per quanto riguarda più in particolare il nostro Paese, gli ultimi dati sul rapporto aziende-sicurezza informatica, indicano una maggiore presa di coscienza del problema e dei danni economici che ne dericano: oltre il 51% delle 600 compagnie prese in esame, infatti, percepisce la sicurezza informatica come un importante fattore competitivo. A conferma di ciò, si può constatare la crescente diffusione di applicazioni on line e di piattaforme aperte e interattive: un importante segnale di sviluppo che sottolinea la crescente evoluzione verso un approccio più integrato al tema sicurezza.
Ancora alta la percentuale (44%) delle aziende italiane che ritengono che la sicurezza in ambito IT sia soltanto una necessità tecnologica. Il 34% dichiara di possedere policy di sicurezza, mentre circa il 27% di esse prevede l”adozione di regole interne entro il 2003.
I virus informatici e gli eventuali attacchi esterni da parte di hacker rappresentano le preoccupazioni maggiori delle nostre aziende, così come l”accesso non autorizzato ai database aziendali e i danni involontariamente causati dai dipendenti.