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Le tecnologie di comunicazione satellitare usate dai giornalisti che stanno documentando la guerra in Iraq, sono state messe al bando dagli ufficiali americani per il timore che il segnale usato da questo tipo di apparecchi possa facilmente fare localizzare le truppe americane dalle forze irachene.
Diversi giornalisti di Reuters al seguito delle forze militari Usa in Iraq hanno, infatti, riferito che è stato loro chiesto di spegnere i telefoni satellitari Thuraya. A qualcuno l”apparecchio è stato addirittura sequestrato. ¿Mi hanno ordinato di spegnere il telefono e di consegnarlo agli ufficiali¿, ha dichiarato il corrispondente Matthew Green. Il giornalista ha aggiunto che anche ad altri colleghi è stata imposta la consegna dei telefonini, ¿¿per ragioni di sicurezza. Gli iracheni potrebbero usarli per triangolare il segnale e sparare missili¿.
I nuovi ordini, spiega il generale Victor Renuart, non sono stati emanati per limitare la libertà di informazione, ma per proteggere i militari da pericoli inutili: ¿La sicurezza sul campo è una materia molto critica. Ci sono momenti e luoghi in cui è essenziale che determinate informazioni non trapelino. E noi vogliamo essere certi che niente vada a finire nelle mani degli iracheni¿.
Un portavoce del Pentagono fa sapere che le restrizioni all¿uso dei Thuraya non sono state estese a tutto il territorio e che già da prima del conflitto era stata diffusa una guida per i giornalisti in cui era scritto che i comandanti in campo ¿possono imporre una temporanea restrizione nelle trasmissioni elettroniche per ragioni di sicurezza operativa¿.
I telefoni Thuraya funzionano sia come normali telefoni cellulari che come satellitari. Essi usano il Sistema di Posizionamento Geografico (GPS), che, effettivamente, potrebbe essere una ragione per le preoccupazioni dei militari. Il loro segnale, infatti, può essere identificato nel raggio di 100 metri.
Un bando di lunga durata, però, potrebbe ridurre la capacità dei giornalisti di trasmettere le informazioni in tempo reale, come è stato fatto fino ad ora.