Mondo
La Federazione Internazionale dei Giornalisti (IFJ) ha espresso una dura condanna nei confronti del bombardamento della televisione di stato irachena da parte delle forze della coalizione.
All¿alba di ieri mattina, alcuni ripetitori vicini alla città di Baghdad sono stati colpiti in due riprese da bombardamenti angloamericani. La notizia è stata confermata sia dalla Reuters che dall¿agenzia di stampa francese AFP.
E¿ stata colpita anche la sede televisiva e si è oscurato il canale satellitare iracheno. Questo spiega l¿interruzione dei programmi delle emittenti irachene di Stato, normalmente in funzione 24 ore su 24. La televisione di stato irachena ha ripreso le trasmissioni alle nove con una lettura di versi del Corano. La Tv satellitare invece, di solito ricevuta anche a Dubai, continua a non trasmettere. Un oscuramente della Tv ridurrebbe drasticamente le capacità di comando e controllo della situazione da parte del regime di Saddam Hussein.
La Tv di stato è nelle mani di Oudaï Saddam Hussein, figlio del raìs.
In una nota la IFJ ha dichiarato che l¿attacco alla Tv di Baghdad ¿¿fa parte di una guerra psicologica di cui i giornalisti e il personale dei mass media sono le vittime¿.
La IFJ va oltre la semplice condanna, arrivando addirittura a sostenere che il bombardamento della Tv irachena è da collegarsi con la diffusione due giorni fa da parte dell”emittente del regime di Saddam Hussein delle crude immagini dei soldati americani fatti prigionieri a Souq al-Shuyukh, a sudest della città meridionale di Nassiriya, dove i marines Usa hanno incontrato sacche di resistenza.
Per il segretario della IFJ Aidan White il bombardamento sarebbe dovuto ¿alla collera e alla frustrazione dei dirigenti politici americani¿ dopo la diffusione di queste immagini.