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USA: la mafia si adegua ai tempi. E le estorsioni si fanno sul web

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Un presunto affiliato della famiglia malavitosa newyorkese dei Gambino, &#232 stato arrestato con l¿accusa di aver organizzato una truffa da 230 milioni di dollari. La notizia non avrebbe fatto tanto clamore, se non fosse per il fatto che le estorsioni non erano effettuate – come ai vecchi tempi ¿ con la richiesta delle classiche ¿mazzette¿, ma erano organizzate su Internet.


Richard Martino e i suoi complici avevano inventato, infatti, un metodo per derubare piccole somme di denaro a milioni di inconsapevoli internauti di tutto il mondo. Martino aveva fondato allo scopo, una societ&#224 di servizi informatici in accordo con l¿editore Crescent, noto al grande pubblico per riviste del calibro di “Playgirl”, “Climax” e “Young Girls”.


Con l¿appoggio dei siti internet di queste riviste, Martino proponeva false ¿visite gratuite¿ a siti erotici, per le quali era tuttavia necessario fornire gli estremi della carta di credito. Gli ingenui malcapitati venivano, quindi, abbonati d¿ufficio a questi siti per circa 60 dollari al mese.


Le proteste dei navigatori e l¿enorme numero di domande di rimborso pervenute alla Visa, hanno insospettito gli inquirenti che hanno avviato l¿indagine che si &#232 conclusa con l¿arresto di Martino. Se egli venisse riconosciuto colpevole, rischierebbe 20 anni di prigione e multe per oltre 450 milioni di dollari.

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