Mondo
La guerra è scoppiata e i mass-media sono lì a seguire da vicino gli sviluppi. Ma si presenta un problema di etica dal momento che a essere trasmesse sono delle immagini crude, che riprendono scene violente. E ci si chiede se sia giusto trasmettere tute le immagini della guerra, anche quando si tratta di riprendere morti ammazzati, torturati che giacciono in una pozza di sangue.
Ieri, la Tv araba al Jazeera ha mandato in onda le immagini di decine di soldati americani rimasti uccisi in combattimento, ammassati a terra come sacchi di patate. Secondo le informazioni, i soldati morti e i feriti provengono dalla battaglia avvenuta nella città di Souq al-Shuyukh, a sudest della città meridionale di Nassiriya, dove i marines Usa hanno incontrato sacche di resistenza.
Sono stati ripresi anche i cinque prigionieri statunitensi, tra cui una donna di colore, catturati dalle forze irachene. Uno di loro si trova sdraiato su un lettino mentre un altro mostra segni di ferite sul volto.
Almeno due riportano ferite alla testa e un altro ha una ferita all”inguine. La donna ha la caviglia sinistra fasciata. E” seduta e non ha gli scarponi. Poi riprendono un soldato steso su un divano. Il militare ha gli occhi chiusi e per farlo avvicinare al microfono gli iracheni gli sollevano la testa. Il soldato ha il braccio destro fasciato e la t-shirt macchiata di sangue. Ai prigionieri è stato chiesto il nome, il numero di identificazione militare e la loro città di origine.
Le riprese hanno fatto il giro del mondo. Immediata la reazione. La maggior parte dei Tg italiani si sono rifiutati di trasmettere per intero l”orrore mandato in onda da al Jazeera.
La 7 e il Tg2 hanno deciso di staccare la spina davanti alle riprese raccapriccianti, “…per rispetto alle vittime e agli spettatori”, spiega la conduttrice del Tg2 Daniela Vergara.
“…Scene impressionanti ma non potevamo chiudere gli occhi”, è stato, invece, il commento del direttore del Tg3 Antonio Di Bella.
Da Mediaset, Enrico Mentana direttore del Tg5 ha dichiarato: “Rispettare la sensibilità degli spettatori, un criterio che abbiamo sempre seguito. Al bando scene inutilmente violente senza evitare di documentare quello che accade”.
Anche i network Usa hanno evitato di mandare in onda i filmati di al Jazeera.
E acconto a quello che è un problema di informazione e di contenuti, se ne accosta un altro gravissimo, la violazione della Convenzione di Ginevra, sul trattamento di prigionieri di guerra.
Blair, in un”intervista rilasciata alla BBC, ha commentato: “…Certe volte quando mi chiedono se bisogna veramente sbarazzarsi di Saddam, io rispondo: guardate cosa ha fatto. La sfilata di prigionieri che lui ha permesso in Tv è contro la Convenzione di Ginevra e contro tutte le leggi di guerra”.
Il portavoce di Tony Blair ha fatto sapere che il primo ministro britannico ha condannato le immagini diffuse domenica sera dalla Tv irachena con i prigionieri americani “…come una lampante violazione della Convenzione di Ginevra”. Il governo di Londra ha chiesto ad emittenti e Tv di non mandare in onda quelle immagini diffuse da Al Jazeera, dopo l”incontro tra il primo ministro e Michael Boyce, il capo dello staff della Difesa, ed altri alti ufficiali.
Intanto il ministro della Difesa iracheno Sultan Hashem Ahmad ha assicurato che Baghdad rispetterà la Convenzione di Ginevra sul trattamento dei prigionieri di guerra. “…Secondo il nostro valore e la nostra religione – ha detto – tratteremo i prigionieri di guerra come meritano di essere trattati”.
Dagli Usa, il segretario della Difesa Usa Donald Rumsfeld ha detto, anche lui, che le immagini violano la Convenzione internazionale di Ginevra sul trattamento dei prigionieri di guerra.
In un”intervista rilasciata alla CNN, Rumsfeld ha dichiarato “…E” inopportuno che i network trasmettano quelle immagini”. E ha invitato le televisioni americane a non trasmettere il video, diffuso da al Jazeera.
“…La convenzione di Ginevra vieta di mostrare ed umiliare i prigionieri” ha aggiunto il segretario alla Difesa americano, che non ha voluto però fornire nessuna conferma precisa sulla cattura di questi soldati.
Rumsfeld, dalle telecamere della CNN, ha rivolto alle forze irachene la richiesta di trattare i prigionieri americani nel rispetto delle leggi internazionali, leggi che Baghdad ha già violato mostrando le immagini dei prigionieri in televisione. “…Devono trattare i prigionieri nel rispetto della Convenzione di Ginevra, come noi trattiamo i loro (…) La conclusione di questo conflitto è fissata, il regime iracheno è finito, e nulla ci potrà distogliere, quindi gli iracheni agiscano con onore, depongano le armi, ed aiutino la liberazione dell”Iraq”. E” questo il messaggio diretto agli iracheni che Donald Rumsfeld ha ripetuto più di una volta durante l”intervista.
Duro il commento anche da parte della Croce Rossa internazionale, che ha sostenuto che le riprese dei prigionieri violano la Convenzione.
E” arrivata anche la dichiarazione di Ernesto Caffo, presidente del telefono azzurro.
“…E” necessario – dice Caffo – che le televisioni pubbliche e private evitino di utilizzare l”informazione in modo emotivo, con immagini che possano turbare la mente dei bambini di fronte al piccolo schermo, rendendoli vittime indirette e secondarie della guerra”.
All”indomani del lancio dell”199443201, la nuova linea telefonica attivata da Telefono Azzurro dedicata alle paure dei bambini legate al conflitto appena scoppiato, Caffo spiega quali sono i possibili effetti di una comunicazione inadeguata sulla guerra. “…Immagini violente – spiega – linguaggio troppo esplicito e un clima generale di ansia e tensione possono determinare nei ragazzi un senso di paura e di inadeguatezza che possono a loro volta essere fonte di profondi disagi e di intensa sofferenza”.
Per prendere visione della Convenzione di Ginevra vai: http://www.admin.ch/ch/i/rs/0_518_42/#fn4