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La grave crisi che ha colpito il settore tecnologico negli ultimi due anni, ha portato al licenziamento di 560.000 persone, ossia il 10% della forza lavoro complessiva. Nel 2001 i licenziamenti furono 324.000 e l¿inversione di tendenza attesa per lo scorso anno si è rivelata, purtroppo, solo una grande illusione: nel 2002, infatti altri 236.000 impiegati hanno perso il posto.
Lo rivela il rapporto ¿American Electronics Association”s Tech Employment Update¿ della AeA, che raggruppa oltre 3000 aziende del settore. Lo studio sottolinea come il settore più colpito sia il ramo produttivo industriale che ha perso 415.000 lavoratori, pari al 20% del totale, riducendosi a 1,62 milioni. Il settore delle comunicazioni invece ha perso 135 mila lavoratori pari al 9% raggiungendo quota 1,33 milioni a dicembre 2002. I lavoratori che operano nella fornitura di computer e dei software relativi sono scesi dello 0,4%, 9300 unità in meno, diventando 2,19 milioni.
¿Sapevamo che l¿economia avrebbe subito un rallentamento. Non ce lo aspettavamo così consistente¿, dichiara William T. Archey, presidente e chief executive dell¿associazione. ¿Ora tutti stiamo in attesa di un miglioramento della situazione¿.
Il rapporto si basa sulle indagini condotte mensilmente dal Bureau of Labor Statistics, e mette in luce che se anche il momento critico verrà superato, molti posti non verranno recuperati poiché le innovazioni tecnologiche nell¿ambito della produzione porteranno ad un¿ulteriore riduzione del fabbisogno di manodopera.
Pur rifiutandosi di fornire indicazioni su quando avverrà il turn around, Archey dichiara che questo dipenderà, in buona parte, dalla forza dei mercati stranieri. ¿Non si tratta di una fase esclusiva dell¿economia americana ¿ sottolinea Archey che definisce la tecnologia ¿¿un industria che considera il mondo, non solo gli Stati Uniti, il proprio mercato¿.
¿Le compagnie che hanno resistito alla tentazione dei licenziamenti nel corso del 2001, non li hanno potuti evitare l¿anno successivo, quando era ormai chiaro che le vendite non sarebbero incrementate¿, dichiara Maria Schafer, program director di Meta Group Inc, azienda specializzata nelle ricerche di mercato. La Schafer resta scettica riguardo un rimbalzo dell¿economia entro quest¿anno, ¿Penso che difficilmente avverrà prima del 2004, probabilmente anche dal primo trimestre del prossimo anno. Ma molto dipende dalla guerra, che sta condizionando un po¿ tutti i settori dell¿economia¿.