Italia
Convocata oggi d”urgenza la prima riunione del nuovo Cda della Rai, nella quale è avvenuto lo scambio delle consegne.
Il Consiglio della Rai, riunito sotto la presidenza del consigliere anziano Francesco Alberoni, ha eletto all”unanimità Lucia Annunziata presidente dell”azienda.
Oltre al voto a favore dei quattro consiglieri, Francesco Alberoni, Marcello Veneziani, Giorgio Rumi e Angelo Maria Petroni, anche la stessa Annunziata ha espresso il suo voto nella nomina del presidente.
La riunione è proseguita con all”ordine del giorno la discussione sull”impegno Rai per la guerra in Iraq. Al termine della riunione, il Cda si è recata in Commissione di Vigilanza per una visita di cortesia all”organismo parlamentare.
L”anticipazione dell”incontro è dovuta al precipitare dagli avvenimenti di politica internazionale, che potrebbero portare a una guerra imminente contro il regime di Saddam Hussein.
Lo ha spiegato stamani il presidente in pectore dell”emittente pubblica, Lucia Annunziata, al termine del pranzo a Palazzo Giustiniani con i presidenti delle Camere Marcello Pera e Pier Ferdinando Casini.
Alla colazione hanno partecipato anche gli altri componenti del nuovo Cda Rai e il presidente della Commissione di Vigilanza, Claudio Petruccioli.
La Annunziata ha dichiarato “…Considerate quella di oggi una pre-seduta di insediamento del Cda. L”insediamento formale e ufficiale sarà, di fatto, quello che avverrà nella seduta di venerdì, ci saranno i tempi tecnici per convocarla. La riunione di oggi, convocata con procedure d”urgenza, si giustifica con l”esigenza di dare un editore all”azienda in relazione all”emergenza guerra”.
La Annunziata si è detta “frastornata” ai cronisti, riferendosi al suo stato d”animo.
“…Sono frastornata per due cose – aggiunge – Sia per questo momento difficile, con la guerra in arrivo che sento molto, sia per l”inizio del mio lavoro alla Rai”.
In caso di guerra, dovrebbero essere sette, quattro giornalisti e tre operatori, i dipendenti Rai che rimarranno a Baghdad. Il numero, secondo quanto si apprende, dovrebbe ancora essere confermato, ma sarebbe stato indicato negli ultimi incontri operativi sulla emergenza internazionale.
In caso di scoppio del conflitto, si apprende, si farà un”informazione prevalentemente giornalistica, con più appuntamenti straordinari, nel corso della giornata, per raccontare lo sviluppo situazione. Tra le ipotesi possibili, anche quella della chiusura, se necessario, di alcuni programmi con rinvio a data da destinarsi.
“…I colleghi Rai – ha commentato la Annunziata – che restano a Baghdad lo fanno perché intendevano rimanere lì (…) Ci tenevo a dirlo perché li ho sentiti tutti e li ho ringraziati e ho avuto anche da loro ringraziamenti. Non ci sono state forzature”.
In una riunione tenutasi questa mattina tra i direttori di Tg1, Tg2 e Tg3 e il direttore generale della Rai, Agostino Saccà, è stato deciso che per ora Lilli Gruber, Carlo Maria Lo Savio, Giovanna Botteri, Edgardo Pellegrini e i tre telecineoperatori che li accompagnano restano in Iraq.
In merito alla questione si è raccolto il commento del direttore di Raiuno Fabrizio Del Noce.
“…Non ha senso stare lì a descrivere per mesi una non guerra e andarsene quando iniziano i combattimenti”, ha commentato Del Noce.
Aggiungendo che “…Non è mai stata messa in dubbio la necessità di lasciare i nostri inviati a Baghdad”.
Il direttore spiega anche perché, secondo lui, Colin Powell abbia invitato i media ad andarsene.
“…I giornalisti in guerra sono un problema. Se assistono a comportamenti scorretti da parte degli americani diventano involontariamente strumento di propaganda del regime di Saddam. E se rimangono uccisi, fanno diventare più forte il fronte anti-intervento”.
Riguardo alla nomina del nuovo direttore generale Rai, la nomina potrebbe essere formalizzata addirittura venerdì. “…Il Direttore Generale decade insieme al Cda. Quindi è inutile starsi ad arrovellare”, ha commentato la Annunziata ai giornalisti.
Domani il nuovo Consiglio d”amministrazione della Rai sarà ricevuto dal Capo dello Stato, Carlo Azeglio Ciampi. L”incontro avverrà alle ore 10 al Quirinale.