Italia
Nuove adesioni alla campagna lanciata da Puntoit e Key4biz.it a sostegno della proposta di legge Campa-Palmieri per la piena accessibilità dei siti internet della Pubblica Amministrazione e dei siti di pubblica utilità a favore dei disabili.
Dal Parlamento giunge l¿adesione importante e significativa dell¿On. Pierluigi Castagnetti, presidente del gruppo della Margherita, DL-L¿Ulivo alla Camera e membro della Commissione Politiche dell¿Unione Europea.
E¿ un¿adesione importante perché espressa dal Presidente di un gruppo parlamentare rappresentativo e significativa perché proveniente dalle forze di opposizione, a testimonianza di come questa campagna può far superare, su un tema così particolare, tutte le tradizionali divisioni tra le forze politiche.
¿La campagna lanciata da Puntoit e Key4biz.it ¿ ha dichiarato l¿On. Pierluigi Castagnetti – merita l¿attenzione del Parlamento intero, perché agisce da impulso e stimolo al processo di sensibilizzazione dei cittadini e della Pubblica Amministrazione sui temi delle disabilità, temi per i quali il nostro Paese ancora tanta strada deve percorrere¿.
¿Un sito web, infatti, per essere ¿navigabile¿ deve soddisfare i bisogni primari del singolo utente, cioè informarlo, rendendo semplici e veloci i processi di navigabilità e acquisizione dell¿informazione, consentendo un adeguato livello di comprensione dei contenuti. Esistono già delle linee guida standard per la realizzazione dei siti web, (W3C) ¿ ha concluso l¿On Pierluigi Castagnetti – ma dobbiamo fare molto di più, rendere internet quella grande, inesauribile fonte di informazione e comunicazione accessibile a tutti, senza restrizioni e vincoli di alcun modo, per uno Stato sempre più vicino al cittadino.¿
E a conferma dello spirito unitario che sta accompagnando questa proposta di legge, vorremmo ricordare come tra i tanti parlamentari che hanno già firmato figurino tanti esponenti delle opposizioni, da Pietro Folena a Katia Belillo, da Carla Rocchi a Renzo Lusetti.
Parallelamente, si registrano tante adesioni dal mondo del sociale. Adesioni di cui vi daremo debitamente conto domani, per dar spazio ad una ¿testimonianza dall¿interno¿. Abbiamo raggiunto un testimone attento quale il Nicola Cuomo, docente di Pedagogia presso il Dipartimento di Scienze dell”Educazione dell¿Università di Bologna, fondatore dell¿Associazione “Emozione di Conoscere” (www.unibo.it/emozione ) e ricercatore in ambito delle problematiche didattico-pedagogiche per l”integrazione dei diversamente abili nella scuola e nel mondo del lavoro. Nicola Cuomo è non vedente.
D. Professor Cuomo, l¿associazione di cui lei è fondatore ha come obiettivo primario anche quello di promuovere e realizzare attività ed iniziative di carattere formativo per i disabili, con l¿obiettivo di superare i noti gap esistenti. Nel concreto, quali sono gli strumenti pratici da lei individuati per colmare questo gap?
R. ¿Nell¿ambito della nostra attività noi facciamo formazione, informazione e ricerca. Nel concreto, quindi, il lavoro di tutti noi consiste nel determinare situazioni e contesti, sia fisici che relazionali, che permettano il superamento delle barriere create dagli handicap, grazie alla creazione di quelle condizioni culturali che sviluppino il supporto umano necessario affinché si realizzi l¿equazione ambiente uguale risorsa. Con la speranza che la cultura, innanzitutto un nuovo modo di porsi di fronte al problema, costituisca il primo gradino per il successivo superamento di tutti quegli ostacoli pratici, cui la legge può portare rimedio¿.
D. Professore Cuomo, ritiene che la proposta Campa-Palmieri, una volta divenuta legge, possa realmente contribuire all¿integrazione socio-professionale dei diversamente abili grazie alle potenzialità del mezzo telematico?
R. ¿Tutto ciò che diventa legge, indubbiamente costituisce un punto a favore. Tuttavia, l¿obbligatorietà da sola non è sufficiente senza l¿adeguata partecipazione emotiva, umana e culturale, l¿inclusione si raggiunge attraverso un lavoro di collaborazione attiva e collettiva.
La richiesta d¿aiuto da parte dei disabili deve incontrare la giusta attenzione da parte di chi ha la possibilità di soddisfarla, ma non solo per dovere. Altrimenti sarebbe come ritrovarsi in un mondo dominato da meccanismi automatici, privi di quella umanità che rende una società veramente civile¿.
D. Secondo lei, l¿accesso diretto al mondo della Rete può comportare dei rischi, almeno per coloro che presentano disabilità più gravi? E in questo caso la legge, da sola, può bastare a tutelarne i diritti?
R. ¿I rischi sussistono sempre, ma costituiscono un elemento imprescindibile della vita. Impedire ai disabili di correrli, sarebbe quasi come togliere loro la dignità della libertà di scelta. Anzi, l¿elemento di rischio sottolinea quella necessaria collaborazione da parte della società, degli operatori e delle istituzioni al tanto agognato processo d¿integrazione. Non mi stancherò di ripeterlo, legge e cultura devono andare di pari passo. E se i rischi sussistono, saranno proprio i disabili a sconfiggerli, con la loro voglia di riuscire, di vivere appieno la propria condizione di esseri umani¿.
D. L¿iter della proposta di legge Campa-Palmieri sembra aver imboccato un sentiero incoraggiante. Ed appare anche molto importante la presenza delle imprese fra coloro che hanno espresso la propria adesione. Crede davvero che, in un futuro prossimo, sia possibile realizzare un¿inclusione realmente compiuta dei disabili nel circuito lavorativo e produttivo del Paese e dell¿Europa?
R. ¿Non mi stancherò mai di ripetere che l¿inclusione dei disabili nel mondo del lavoro è, ancora una volta, un prodotto culturale. Dobbiamo quindi puntare prima di tutto su questo versante. Il loro coinvolgimento nei processi produttivi del Paese non è un passaggio automatico. La proposta Campa-Palmieri ne segna solo il primo passo. Sotto questo profilo, l¿adesione alla campagna da parte delle imprese è un grande indicatore di civiltà. I tempi forse non sono ancora completamente maturi per un pieno completamento di questo processo, tuttavia, importanti traguardi sono già stati segnati e questa campagna lo testimonia.
Bisogna alimentare nei disabili ¿l¿emozione di conoscere¿, oltre al ¿desiderio di esistere¿, ma educare la società ad orientare l¿intelligenza verso una vita di incontro e cooperazione. La proposta di legge, lodevole e importante nel suo genere, non deve rimanere un esempio isolato. La mia speranza è che ad una prima normativa ne segua magari immediatamente una seconda e poi una terza. Che la proposta di legge Campa-Palmieri segni l¿apertura di un sentiero lungo ma percorribile¿.
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