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Le aziende occidentali da questa settimana possono per la prima volta registrarsi col nome di dominio .cn. La Cina abbatte così una delle maggiori barriere all”ingresso delle imprese straniere nel proprio mercato “virtuale”, visitato ogni anno da oltre 56 milioni di persone.
Neustar, società che gestisce i nomi di dominio negli Stati Uniti e che sta collaborando con le autorità cinesi, si aspetta un forte balzo in avanti in tutti i settori connessi all”e-commerce, da cui potrebbero giungere, nei prossimi tre anni, profitti per 23 miliardi di dollari, contro gli attuali 500 milioni.
Gli analisti stimano, infatti, che il numero di internauti in Cina crescerà quest”anno del 46%, arrivando a 86,3 milioni. “Con il dominio .cn, già affermato in Cina come marchio nazionale, le aziende straniere avranno l”opportunità unica di entrare nel mercato con un impatto immediato”, dice Richard Tindal di Neustar.
Apparentemente, dunque, è in arrivo una vera rivoluzione, in un Paese dove Internet è stato sempre soggetto ad una rigorosa censura da parte del governo, che lo ritiene uno strumento di corruzione in mano agli occidentali. Più volte le autorità hanno bloccato l”accesso ai più importanti siti di informazione, a quelli relativi ai diritti umani e ai motori di ricerca come Google e Altavista e sono in molti a credere che la censura manterrà ancora il suo occhio vigile sul web.
Neustar ha comunque reso noto che su 15.000 richieste di registrazione di dominio, soltanto una è stata ritenuta inappropriata.