Italia
I messaggi multimediali (MMS), ovvero lo scambio di foto e riprese video tramite telefoni cellulari, sono legali, ma bisogna stare attenti all”uso che se ne fa. Queste tecnologie, infatti, stanno conoscendo un successo sempre maggiore, ma rischiano di ledere la privacy e la dignità dei singoli utenti.
Per questo motivo e a seguito numerose segnalazioni pervenute all”Autorità garante per la privacy, il presidente Stefano Rodotà, ha fissato alcune regole di base per un uso corretto degli MMS: resta lecito scattare delle fotografie per uso personale, quindi riprendendo parenti o amici, in quanto per questo tipo di scatti non si applica la legge n.675. “Rimane comunque l”obbligo di risarcire gli eventuali danni prodotti alle persone ritratte e di mantenere sicure le immagini raccolte”, si legge nel comunicato dell”Autorità.
Diventa, invece, obbligatorio informare gli interessati e chiedere il consenso nel caso di fotografie o filmati “che vengono comunicati in via sistematica ad una pluralità di destinatari o diffusi, per esempio mediante la pubblicazione su un sito Internet, o anche di invii tali da dar vita ad una comunicazione a catena”.
Per quanto riguarda i giornalisti, essi non hanno alcun obbligo di richiedere il consenso alla pubblicazione, ma devono, comunque, rispettare i limiti imposto dalla legge 675 e dal loro codice deontologico.
Il garante ha anche precisato che bisognerà stare attenti, quando si scatta una foto col proprio cellulare, alla legge sul diritto d”autore (legge n.633/1941) che vieta l”esposizione o la commercializzazione di foto che provochino pregiudizio all”onore, alla reputazione o al decoro della persona ritratta, a meno che “la riproduzione dell”immagine sia giustificata dalla notorietà o dal ruolo pubblico svolto dal soggetto fotografato o da necessità di giustizia o di polizia o quando la fotografia è collegata ad avvenimenti di interesse pubblico o svoltosi in pubblico”.
Verranno poi punite penalmente la raccolta indebita di immagini, la rivelazione e la diffusione di immagini relative alla vita privata prese a distanza nelle dimore private. Con particolare attenzione alla tutela dei minori riguardo al materiale pornografico e alla pubblicazione di materiale osceno.
L”Autorità ha, inoltre, sottolineato l”obbligo, per i fornitori di servizi telefonici, “di tutelare la libertà e la segretezza delle comunicazioni telefoniche, garantite dalla Costituzione” . Per quanto riguarda poi i gestori telefonici “…che offrono la possibilità di rendere accessibili via Internet i messaggi Mms a destinatari che non dispongano di apparecchi mobili in grado di riceverli”, una volta che il destinatario abbia letto i messaggi, essi sono tenuti a far cessare la loro conservazione temporanea.