Europa
Arnaud Lagardère, già cogerente di Lagardère SCA, prenderà le redini dell”impero creato da suo padre, Jean-Luc, morto venerdì sera in seguito ad “una rara malattia neurologica autoimmunizzante”, contratta a seguito di una banale operazione.
Oggi, nella presentazione dei conti della società, l”erede ha dichiarato la sua volontà di entrare nel Consiglio d”amministrazione di EADS e di succedere a suo padre che ne era il co-presidente, con il tedesco Manfred Bischoff.
Si tratterà anche di dare continuità alla gestione di un Gruppo che Jean-Luc Lagardère ha messo su in quarant”anni, che lo scorso ha registrato 13,3 miliardi di euro di fatturato e che impiega 45.500 dipendenti.
Un impero nel cuore d”Europa, nell”aeronautica e nella difesa (EADS), nell”editoria e nei media (Hachette, Lagardère Active, e forse presto anche Vivendi Universal Publishing).
Intanto il Gruppo Lagardère SCA in una conferenza stampa, ha comunicato d”aver subìto per il 2002 una perdita di 291 milioni di euro, contro 616 milioni di euro di utile del 2001.
All”apertura della Borsa il titolo è sceso a picco.
Sulle perdite della casa hanno inciso 371 milioni di oneri straordinari, gran parte dei quali per la chiusura della Matra Automobile.
Il gruppo resta in attivo nel segmento media, +9% a 385 milioni, che secondo le indiscrezioni sarà in futuro l”unico fuoco strategico degli eredi, e registra un utile operativo consolidato di 440 milioni da 514.
Lagardère mantiene il dividendo di 0,82 euro per azione ma questo non impedisce alle azioni un forte calo (-4,3% a 33,6 euro alle 9,25).
Scende anche la controllata EADS, -3,2% a 7,73 euro, sostanzialmente in linea con l”indice Cac40 che perde 3,5%.
Arnaud Lagardère ha previsto per il 2003 una crescita degli utili, al peggio, tra 0 e il 2%, e al meglio superiore al 6%.
Dati che dipenderanno dalla congiuntura economica internazionale e dai rischi della geopolitica. Ad annunciarlo è sempre Arnaud Lagardère nel corso di una conferenza stampa.
Arnaud Lagardère ha completamente scartato l”ipotesi di un crollo economico mondiale conseguente la guerra all”Iraq.