Fusione Granada-Carlton, il governo britannico ricorre all¿Antitrust

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Il governo britannico ha annunciato oggi di aver fatto ricorso alla Commissione alla Concorrenza, in ordine al progetto di fusione tra i due Gruppi di media britannici Granada e Carlton, annunciata a ottobre.

La nuova unit&#224 diverrebbe l¿unica proprietaria di ITV, la pi&#249 importante rete digitale di Tv commerciale in Gran Bretagna, attualmente detenuta per circa il 40% da Carlton e il 53,8% da Granada.
Questo progetto di fusione ¿solleva preoccupazioni in materia di mercato pubblicitario televisivo¿ ha dichiarato in un comunicato il Ministro del Commercio e dell¿Industria Patricia Hewitt.

¿¿La fusione accrescerebbe nettamente la concentrazione nella pubblicit&#224 televisiva, lasciando a un unico gruppo pi&#249 della met&#224 delle entrate pubblicitarie a livello nazionale¿, ha sottolineato la Hewitt.
La nuova unit&#224, infatti, andrebbe a controllare pi&#249 della met&#224 del mercato della pubblicit&#224 televisiva.
¿¿Il caso necessita, quindi, un esame pi&#249 approfondito da parte della Commissione Antitrust per evitare che questa concentrazione minacci la libera concorrenza¿, ha concluso il ministro.
Dal comunicato si apprende che la Commissione dovrebbe presentare il proprio rapporto al governo il 25 giugno.

Il progetto di fusione tra Granada e Carlton rischia inoltre di ridurre la concorrenza nell¿ambito dell¿attribuzione delle licenze regionali di diffusione di ITV e della fornitura degli studios nel nord dell¿Inghilterra, aggiunge il comunicato.

Il progetto di fusione, annunciato il 16 ottobre scorso dai due Gruppi, prevede che gli azionisti di Granada detengano il 68% del capitale della nuova unit&#224, e ricevano anche 200 milioni di sterline (317,4 milioni di euro).
Quelli di Carlton, invece, controllerebbero il 32% del capitale, parte che pu&#242 arrivare al 34% nel 2006, in funzione del corso del titolo del nuovo Gruppo

Le due societ&#224 avrebbero deciso di optare per una fusione al fine di diminuire i costi e diventare pi&#249 competitivi sul mercato.

L¿operazione ha, per&#242, suscitato la reazione di diversi analisti e soprattutto il rischio del veto delle Autorit&#224 alla Concorrenza.

Una fusione che per&#242 potrebbe aver luogo, senza alcun problema, se in autunno passasse la nuova legge sulla comunicazione proposta dal governo.
Questo testo di legge ammorbidisce, infatti, il quadro normativo attuale in materia radiotelevisiva.
A met&#224 giornata alla Borsa di Londra, i titoli dei due Gruppi scivolavano nettamente in un mercato stabile.
Granada cedeva 2,25 pence a 48,75 pence, circa il 4,4%, e Carlton 4,75 pence a 70 pence (6,4%).

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