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¿Striscia la Notizia¿, il Tg satirico ideato da Antonio Ricci (vincitore del premio ¿E¿giornalismo¿, ndr), anche questa volta prova a stupire i telespettatori con una notizia allarmante: Sanremo è truccato!
A dire il vero già da tempo si sospettava che il festival della canzone italiana fosse falsato. Non è la prima volta, infatti, che il Tg di Ricci rivela in anteprima i nomi dei vincitori. Lo avevano fatto già nel 1990, dando i nomi nell¿ordine: primi i Pooh, secondo Toto Cutugno e terza la coppia Amedeo Minghi-Mietta.
Nel 1995 con Giorgia, nel ¿96 con Ron , e nel ”97 con i Jalisse.
Nella puntata di ieri di Striscia è stata trasmessa una dichiarazione del 6 febbraio scorso dell¿avvocato Ugo Cerruti, legale di molti personaggi dello spettacolo, che rivelava, al microfono di Jimmy Ghione inviato di Striscia, il nome del vincitore di Sanremo.
Ed è lo stesso avvocato a riferire che la voce circolava negli ambienti dello spettacolo già a dicembre, prima ancora, dunque, che venisse ufficializzata la selezione dei big.
L”avvocato ha spiegato di aver depositato giàil 9 gennaio presso il notaio Luciano Quaggia il nome della vincitrice.
Nell”atto depositato il Cerruti dichiara che: ¿Il vincitore della 53esima edizione del Festival di Sanremo 2003è già stato individuato nella persona di Alessia Aquilani in arte Alexia e ciò, evidentemente, a prescindere da votazioni sia popolari che di giurie specializzate e in chiara violazione del regolamento¿.
Come spiega poi a Striscia lo stesso notaio Quaggia, ¿¿l”attoè pubblico, con numero di repertorio, registrato il 6 febbraio 2003 al registro dell”Ufficio Atti Pubblici di Milano, può essere verificato da chiunque e se dovessero essercene degli altri del genereè facilmente verificabile¿.
Dice l”avvocato: ¿¿in realtà lo sapevo da dicembre, dal 22 o 23 dicembre. Ho incontrato uno degli autori di Alexia che mi ha garantito che tanto Sanremo lo avrebbe vinto lei. Sono rimasto perplesso. Anche perché la commissioneè stata nominata da Baudo, come da regolamento, solo il 9 gennaio. Ho poi saputo altri 5 nomi che sarebbero entrati: tutti regolarmente ammessi. Ho quindi deciso di scrivere una lettera ai vertici della Rai e al Codacons, chiedendo spiegazioni a Gasparri, a Baldassarre, a Saccà, a Del Noce. Nessuno mi ha risposto: a questo punto ho chiamato Striscia¿.
La cosa più preoccupante è che la vicenda potrebbe nascondere accordi commerciali tra le major e la direzione artistica della Rai.
Ricordiamo che la casa di produzione di Alexia è la ben nota Sony Music.
Il Codacons ha immediatamente presentato un esposto alle Procure della Repubblica di Sanremo e di Roma in cui chiede di fare luce sul corretto svolgimento del festival di Sanremo.
¿¿Mi auguro che la Rai e Pippo Baudo mi forniscano qualche spiegazione convincente¿, aggiunge Cerruti. ¿¿Il direttore artistico è lui, chi sceglie le canzoni è lui. Non dico che si tratti di una corruzione però sarebbe giusto che qualcuno mi spiegasse il perché di tante coincidenze. Se l”unica spiegazione è che io sono un veggente, bene, ne prenderò atto¿.
E le giurie? ¿¿Certo che ci sono ma esiste un percorso più sottile di quel che appare¿, spiega Cerruti, ¿¿è giusto che si cominci a discutere anche di questo¿.
Immediata la risposta di Pippo Baudo ¿¿Argomento usato soloper l”esordio della nuovacoppia¿ dice il presentatore. Riferendosi al fatto che da ieri l¿edizione di Striscia è presentata dal duo comico Paolo Bonolis e Luca Laurenti, al posto di Ezio Greggio e Enzo Iacchetti.
E aggiunge ¿¿fa parte della loro filosofia editoriale¿. Concludendo ¿¿Se ci sono gli estremi si muoverà l”ufficio legale della Rai per tutelare il nome dell”azienda, della giuria e di tutti gli altri¿.
¿¿Finché ci saranno personaggi come Pippo Baudo, Striscia può vivere in eterno¿, interviene Ricci. ¿¿Uno che dà dei mercanti agli altri mi pare una contraddizione interna. Che parli di qualità lui dopo che a Striscia ha contrapposto Il Castello”.
Quanto alla caduta di ascolti per il Festival Ricci rileva che ¿¿Baudo si è mascherato dietro una concorrenza di Mediaset che in realtà non c”è mai stata. Anzi ¿ conclude – se c”è una cosa che ho rimproverato a Mediaset è di essersi nascosta durante le serate del Festival perché La Corrida e lo show del Bagaglino non sono andate in onda”.
Se fosse vero che gli italiani non possono far a meno di Sanremo, chi organizza non ha che due sole strade da battere: qualità delle canzoni e vera, sostanziale e inequivocabile competizione, con sistemi di gara trasparenti e inoppugnabili.
Il guaio è che industrie di settore e operatori del sistema sembrano rifiutare sia l¿una che l¿altra.