Italia
Sembra sempre più vicina la fusione tra Telecom Italia e Olivetti. Le aziende coinvolte nell¿operazione – Pirelli & C., Pirelli, Olivetti e Telecom Italia ¿ hanno, infatti, anticipato a martedì i consigli di amministrazione per esaminare ¿eventuali operazioni straordinarie¿ nell¿ambito della riorganizzazione del Gruppo.
La decisione è stata resa nota ieri al termine di un¿intensa giornata di consultazioni conclusasi con la decisione di sospendere dal listino i titoli delle società, anche per i timori, secondo fonti finanziarie, di possibili forti speculazioni sui titoli da parte di fondi stranieri.
La duplice decisione di anticipare i Cda e di sospendere i titoli per soli due giorni sarebbe giunta “in piena convergenza” con Consob e Borsa Italiana, entrambe preoccupate per l”assenza dal listino dei gruppi più capitalizzati: le azioni sospese rappresentano il 15% del valore di Piazza Affari e assorbono ogni giorno il 20% degli scambi. Nella scuderia Tronchetti, infatti, oltre a Pirelli & C, Pirelli, Telecom e Olivetti, vanno annoverate Tim, Seat e, a monte della catena, Camfin.
L¿operazione, messa a punto da un gruppo di advisor e dai vertici del gruppo guidato da Marco Tronchetti Provera, resta comunque molto complessa e avrà ripercussioni sull¿intera galassia della grande finanza: Tronchetti sarebbe, infatti, intenzionato ad accorciare la catena di controllo e avviare una duplice fusione tra Olivetti e Telecom, e tra Pirelli spa e Pirelli & C. Nell”ambito di quest”ultima sarebbe previsto un aumento di capitale per Pirelli & C (controllata al 29,8% dalla Camfin), confermato dal fatto che la quota di e.Biscom è scesa dal 4,8 al 2%. Mentre, per non far diminuire la quota di controllo della holding Olimpia nell¿ambito della futura fusione tra Olivetti e Telecom, la stessa Olimpia, potrebbe a sua volta ricapitalizzasi con un”operazione da 1,5 miliardi di euro e mantenere così la sua quota in Olivetti-Telecom almeno al 20% del totale o, ancora, fondersi con l”entità risultante dall”unione Pirelli & C e Pirelli spa.
Gli interrogativi sui dettagli della fusione tra Olivetti e Telecom sono comunque molti: secondo alcuni essa potrebbe avvenire con l¿incorporazione nella controllata (Telecom) della controllante (Olivetti), operazione che consentirebbe di sciogliere l¿intricato nodo della conversione delle azioni Telecom risparmio, che sono il 27,3% del capitale e hanno già causato il crollo della fiducia del mercato nei confronti della vecchia gestione del Gruppo. Gli analisti stimano questa opzione come la più accreditata in quanto consentirebbe di attuare la cosiddetta reverse merger, evitando l¿emissione di azioni di risparmio Olivetti da scambiare con quelle Telecom e assicurando l¿entità del dividendo senza compromettere la redditività dei titoli.
C¿è anche chi sostiene la possibilità di un”Opa di Olivetti sulla controllata Telecom, ma il Gruppo ha bloccato ogni illazione con un lapidario comunicato riguardo il ¿¿progressivo diffondersi di informazioni circa operazioni straordinarie¿il Gruppo ha dato mandato ai propri legali di valutare le più opportune iniziative in ogni sede, anche penale, a tutela del pubblico risparmio e della propria immagine¿.