Europa
La Commissione UE dovrebbe dare il proprio assenso all¿operazione di fusione delle due pay Tv italiane Stream-TelePiù.
La decisone sarebbe attesa per la prima settimana di aprile, come hanno confermato alcune fonti informate sull¿andamento dell¿audizione.
Questo quanto emerso dalle audizioni organizzate dalla Commissione a Bruxelles, che si sono protratte per due giorni, e a cui hanno partecipato circa cento fra rappresentanti delle parti direttamente interessate ed operatori di Tv, telecomunicazioni, major cinematografiche e mondo del calcio.
L¿Antitrust ha però posto delle condizioni e una pre-decisione potrebbe essere presa già per la prossima settimana.
A creare i maggiori problemi al progetto di fusione è, per il Commissario europeo alla Concorrenza Mario Monti, la partecipazione di Telecom Italia alla nuova piattaforma digitale.
L¿operatore telefonico italiano, infatti, parteciperebbe alla nuova unità ¿Sky Italia¿, controllata dalla News Corporation, con una quota di circa il 19%.
Secondo una fonte, che ha chiesto di rimanere anonima, ¿¿Nessuno ha messo in discussione la fusione ma solo le condizioni¿ da rispettare per avere un via libera da parte del Commissario Monti.
¿¿Ci sono almeno un paio di questioni aperte¿, ha avvertito però un”altra fonte anonima, ¿¿il problema di fondo – ha aggiunto – è che si chiede a Bruxelles di approvare un monopolio quale alternativa al fallimento di due aziende e quindi è chiaro che la Commissione cerchi di ottenere il più possibile in termini di apertura della piattaforma ad altri soggetti¿.
L¿impegno preso dal presidente della News Corp. Rupert Murdoch, di non offrire in maniera congiunta Pay TV e accesso a Internet a banda larga non sarebbe bastato alla Commissione Ue.
L¿obiettivo dell¿Antitrust europeo rimane quello di rimuovere i dubbi per la tutela della concorrenza suscitati dalle attività di Telecom Italia in vari settori connessi alla Tv a pagamento come le connessioni Adsl, la telefonia di terza generazione e non ultima la Tv in chiaro (La7).
Inoltre, durante le audizioni, molte major americane hanno rivelato che si sentirebbero discriminate da contratti esclusivi della durata massima di un anno nel caso che, quelli relativi al calcio e ad altri grandi eventi sportivi, fossero limitati di due anni pur con una possibilità di recesso da parte dei club.
Circa i tempi, sono i regolamenti interni alla Commissione a confermare la possibilità di una decisione del collegi dei 20 commissari Ue già il 2 o al massimo l¿8 aprile.
Il termine ultimo è fissato al 14 aprile, la ¿regola aurea¿ dell”esecutivo Ue è quella di decidere una o due settimane prima, tranne in casi molto controversi.
Altra norma è quella che le eventuali offerte finali di modifiche alla fusione per ottenere il via libera vanno presentate un mese prima del termine ultimo della decisione, quindi entro venerdì prossimo.
Visto che va ascoltato il parere degli Stati membri dell”Ue (si calcola attorno al 20 marzo) e che bisogna dare circa sette giorni ai loro esperti per valutare il caso, una sorta di pre-decisione dovrebbe essere presa dunque già la settimana prossima.
Bisognerà verificare adesso quanto la News Corporation è disposta a offrire in termini di garanzie alla Commissione, in ultima ratio potrebbe anche decidere di rinunciare alla operazione di fusione, anche se molti analisti non lo ritengono probabile.