Italia
Nominato il Cda della Rai, dopo giorni di riunioni e consultazioni i presidenti di Camera e Senato, Pier Ferdinando Casini e Marcello Pera, hanno nominato i nuovi cinque chiamati a dirigere l’emittente pubblica.
Paolo Mieli alla presidenza, Francesco Alberoni, Marcello Veneziani, Giorgio Rumi, Angelo Maria Petroni nel Consiglio.
A proporre il nome di Mieli per la presidenza, assieme a quelli di Fabiani ed Eco, è stato l’Ulivo.
¿¿Abbiamo indicato – ha detto Piero Fassino presentando assieme a Rutelli la rosa dei nomi – tre personalità significative, che possono dare una garanzia di autonomia, di rilancio di pluralismo nella conduzione dell’azienda Rai¿.
Una soluzione di ¿altissimo profilo¿ che contribuisce a ¿rasserenare il clima politico e istituzionale¿ è stato il commento dei due presidenti delle Camere.
¿¿Siamo contenti e soddisfatti – ha sostenuto Pera – si tratta di persone di altissimo profilo e di rilievo culturale. Una soluzione che garantisce alla Rai quell’alto profilo e quel pluralismo di cui ha bisogno e quell’efficienza di cui necessita l’azienda. Inoltre come avevamo annunciato c’è un garante dell’opposizione¿.
E’ una Cda che ¿¿rappresenta tutte le aree politiche e culturali come prevede la legge¿, hanno concluso.
“…Esprimo pieno apprezzamento per la decisione di Pera e Casini sul nuovo Consiglio di amministrazione Rai. E’ un Consiglio di qualità, che risponde ai requisiti di pluralismo e di indipendenza che tutti invocavano e i presidenti della Camera sono riusciti ad attuare”. Così Maurizio Gasparri, Ministro delle Comunicazioni, ha commentato le nuove nomine Rai conversando con i giornalisti a Palazzo Chigi.
Positivi i primi commenti che arrivano dalla maggioranza. Per Marco Follini (Udc) ¿¿è un Cda di altissimo livello culturale e di bassa conflittualità politica. Direi che è un Consiglio d’Amministrazione a cinque stelle…¿.
Non sembra dello stesso avviso il capogruppo dei Ds al Senato Gavino Angius che ha commentato ¿¿Mi sembra ci troviamo di fronte ad una soluzione squilibrata che ci lascia piuttosto perplessi al di là del profilo individuale delle singole persone. Ci auguriamo – prosegue Angius – che il nuovo direttore generale possa offrire quelle garanzie di effettivo rilancio del servizio pubblico radiotelevisivo e di pluralismo dell’informazione tante volte invocato dal Presidente della Repubblica¿.
Soddisfazione arriva anche dall’ex consigliere Rai Luigi Zanda: ¿¿Sono davvero soddisfatto che la Rai abbia un nuovo consiglio d’amministrazione¿.
Quanto alla presidenza che sarà affidata a Paolo Mieli, ¿¿si tratta di una scelta eccellente. Mieli è non solo un grande professionista ma anche una persona dalla straordinaria vivacità intellettuale¿.
Alla Rai, Zanda augura ¿¿un periodo di successi, che si merita perché le sue risorse professionali sono tuttora molto elevate¿.
Paolo Mieli è nato a Milano il 25 settembre del 1949. Sposato con tre figli, è attualmente il direttore editoriale dell’RCS.
Ha compiuto gli studi a Roma dove ha frequentato il Liceo Torquato Tasso e si è laureato alla Sapienza con una tesi sul Fascismo con lo storico Renzo de Felice.
Giornalista, è stato inviato del settimanale ¿L’Espresso¿ diretto da Livio Zanetti. Passa poi a ¿La Repubblica¿ e successivamente alla ¿Stamp¿ chiamato da Gaetano Scardocchia. Nominato direttore nel maggio del 1990 dirige il quotidiano fino al 1992 quando sostituisce Ugo Stille alla direzione del ¿Corriere della Sera¿ dove rimane fino al 1997.
Mieli è autore di libri quali ¿Litigio a sinistra¿ (L’Espresso), sulle polemiche tra socialisti e comunisti, ¿Il socialismo diviso¿ (Laterza), ¿Storia del partito socialista negli anni della Repubblica¿ (Casini) e ¿La storia, le storie (Rizzoli)¿. Ha collaborato alle riviste ¿Storia Contemporanea¿, ¿Tempi Moderni¿ e ¿Mondoperaio¿. Da circa due anni è consulente della trasmissione di storia di Raitre ¿Correva l’anno¿.