Europa
Il persistente calo della domanda e la reticenza dei consumatori a spendere per i nuovi cellulari 3G, ha costretto Nokia a rivedere al ribasso le previsioni di vendita per il primo trimestre di quest¿anno.
La pubblicazione dei risultati, attesa per l¿11 marzo, arriva in un momento molto difficile sia per il settore della telefonia mobile, sia per l¿economia globale, fiaccati dagli strascichi di una crisi che sembra non voler più finire e dai minacciosi venti di guerra. Già lo scorso anno la pressione del mercato e dei competitori aveva portato Nokia ¿ che produce un terzo dei telefonini venduti nel mondo – a rivedere al ribasso le stime di vendita per ben sei volte e pare che per il 2003 la musica non cambi.
¿La minaccia maggiore per Nokia non è Microsoft o Samsung, ma è l¿economia¿, dice Daiwa Europe analista di Matthew Lewis, che mantiene il rating dell¿azienda finlandese sui livelli di ¿market perform¿.
In gennaio, Nokia aveva previsto che il mercato sarebbe rimasto piatto, con guadagni pro forma stabili a 0.15-0.19 euro per azione – quindi sugli stessi valori dello scorso anno ¿ e che la crescita delle vendite nel settore della telefonia mobile, che lo scorso anno aveva generato la quasi totalità delle entrate, sarebbe stata inferiore al 9% previsto.
Gli analisti credono, tuttavia, che Nokia rispetterà gli obiettivi di guadagno, nonostante un quasi sicuro calo nella domanda e la contrazione delle vendite, grazie alla riduzione dei costi e alla riorganizzazione del settore logistico. Ma aspettano il giorno della presentazione dei dati ¿ che coincide con la presentazione dei nuovi modelli al CEBIT di Hannover ¿ per i commenti sul prezzo medio di vendita (ASP) dei telefonini e per cercare di capire se essi resteranno ancora per molto tempo invenduti nelle vetrine dei negozi.
Le aziende rivali Motorola e Siemens hanno già fatto sapere di aspettarsi un ulteriore scivolone dell¿ASP per l¿autunno 2003. Nokia, invece, confida in un¿inversione di tendenza già dalla tarda primavera.
Il titolo della compagnia finlandese riflette la depressione dell¿intero settore, perdendo il 20% nel 2003 e scendendo dell¿11% nel Dow Jones Stoxx Technology Index.
Cattive nuove anche dalla divisione network che genera solo una piccola fetta dei guadagni di Nokia: anche in questo settore, infatti, il Gruppo è stato duramente colpito dai tagli alle spese e dai ritardi nel completamento delle reti da parte degli operatori 3G. In febbraio Nokia aveva annunciato il licenziamento di 550 dipendenti nella divisione, pari al 3% dell¿organico.