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Privacy a rischio, i vostri segreti possono essere ¿googlati¿

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L¿abitudine degli americani di controllare attraverso Google l¿identit&#224 di una persona appena conosciuta, ha dato vita, negli Stati Uniti, a un nuovo verbo: to google, ossia verificare l¿autenticit&#224 di un¿affermazione o di un¿identit&#224.

Tra le 150.000 milioni di domande a cui il pi&#249 potente motore di ricerca sul Web risponde ogni giorno, infatti, sempre di pi&#249 sono quelle rivolte a scoprire particolari della vita o dell¿attivit&#224 di persone con cui, per esempio si vuole condividere un appartamento o a cui si vuole offrire lavoro.

Basta digitare il nome sul motore di ricerca et voil&#224, informazioni biografiche, lavorative, multe non pagate e a volte, se si &#232 fortunati si riesce anche ad accedere all¿indirizzo di posta elettronica dell¿individuo ¿googlato¿.

Attenti dunque a infiocchettare il curriculum con informazioni menzognere o a esagerare nel vantare le vostre doti con un eventuale prossimo partner: se il vostro interlocutore ha a portata di mano un computer, gli baster&#224 digitare il vostro nome e Google far&#224 il resto. La messa on line di una sempre maggiore quantit&#224 di documenti, infatti, unita all¿efficacia del motore di ricerca, fa s&#236 che chiunque possa accedere molto facilmente al CV, agli avanzamenti di carriera, ai gusti, agli hobby e alle eventuali multe o condanne di un perfetto sconosciuto.
¿All¿inizio sul web circolavano solo le biografie delle celebrit&#224 ¿ dice David Holtzman, redattore capo del sito GlobalPOV- ora chiunque utilizza un Pc, apparir&#224 da qualche parte su Google¿Le implicazioni sono immense: bisogner&#224 entrare nell¿ordine d¿idee che, dal momento in cui qualcosa prende forma elettronica, sar&#224 per sempre. E la natura del Web fa s&#236 che ci&#242 sfugga a qualsiasi tentativo di regolamentazione¿.

Jonathan Zittrain, co-direttore del Centro per Internet e la Societ&#224 di Harvard, fa risalire a tre o quattro anni fa la nascita del verbo ¿to google¿: ¿Ormai ¿ spiega ¿ bisogna supporre che i nostri conoscenti, il nostro datore di lavoro, chiunque, insomma, potrebbe accedere a informazioni, foto compromettenti, dichiarazioni che si pensava potessero rimanere private, o tutto al pi&#249 potessero fare divertire gli amici¿Non si pu&#242 pi&#249 scegliere come apparire agli altri, poich&#233 gli altri, attraverso Google e non solo, potranno collezionare tantissime cose su di noi¿¿

Internauti, state all¿erta, quindi, i prossimi a essere googlati potreste essere proprio voi!

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